Sono le tre funzioni orientative già identificate dal Memorandum UE della Conferenza di Lisbona [Commissione Europea 2000], alle quali possiamo riferirci per iniziare a fare ordine tra le pratiche professionali di orientamento:
1) la funzione informativa, la quale facilita lo sviluppo di conoscenze adeguate a prendere decisioni consapevoli;
- offrire contenuti utili oppure guidare l’utente nella sua ricerca ha un importante valore orientativo; infatti la qualità dell’esplorazione è decisamente rilevante per l’esito del processo di scelta.
- Azioni e servizi dedicati all’informazione orientativa dovrebbero garantire l’autenticità dei contenuti e favorire la loro accessibilità.
- Per ampliare realmente le conoscenze degli utenti l’azione informativa dovrebbe assicurarsi di essere adeguata ai bisogni e alle capacità di comprensione delle persone. Ciò significa che l’azione orientativa dovrebbe aiutare il processo di interpretazione delle informazioni, favorendo i collegamenti a esperienze significative e contesti rilevanti per il ricevente, e aiutando a identificare come utilizzare ogni informazione al fine di indirizzare e risolvere i problemi
in sintesi, la funzione informativa dell’orientamento è diretta a sostenere il processo esplorativo delle alternative formative e lavorative, attraverso il miglioramento della capacità di accesso alle fonti informative, e di comprensione e valutazione critica dei contenuti.
2) ORIENTAMENTO: la funzione formativa/educativa, che promuove la maturazione di competenze per la gestione autonoma di scelte e transizioni;
- è legata alla costruzione di un metodo per la gestione autonoma del processo di orientamento, sia attraverso il potenziamento della preparazione generale della persona (atteggiamenti, credenze, competenze trasversali, ecc.), sia grazie alla maturazione di competenze specifiche finalizzate ad automonitorare in itinere le esperienze formative e lavorative e a progettarne l’evoluzione
- Nel caso di promozione della preparazione generale e della cultura orientativa ci si riferisce a queste attività come educazione all’auto-orientamento, mentre nel caso di potenziamento di competenze specifiche di monitoraggio e fronteggiamento di specifiche situazioni ci si riferisce ad attività di accompagnamento e tutorato orientativo.
3) ORIENTAMENTO: la funzione consulenziale, la quale supporta l’attribuzione di senso all’esperienza e l’elaborazione di progetti professionali e personali
infine, la funzione consulenziale si pone l’obiettivo di aiutare a risolvere un problema orientativo, attivando un processo di ridefinizione e/o riorganizzazione delle dimensioni e dei fattori che permettono alla persona di gestire le connessioni tra i progetti professionali e di vita e il superamento delle criticità connesse all’evoluzione personale e professionale.Queste azioni privilegiano la relazione di aiuto alla persona, il carattere processuale del percorso e la disponibilità di tempi e spazi adeguati alla maturazione individuale
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