Lavoro e autostima


autostima

Che il lavoro non sia solo fonte di reddito è ormai fuori dubbio. Al lavoro leghiamo le nostre relazioni e la nostra identità: basti pensare che quando conosciamo qualcuno chiediamo "Di cosa ti occupi?".
Non avere un lavoro o essere "precari" è una situazione sempre più diffusa che impedisce a molte persone (oltre ai conseguenti evidenti problemi economici) di identificarsi, di avere una collocazione ben precisa, aumentando il disagio preesistente in una società sempre più materialista.   Provate a chiedere a chi non ha lavoro come si qualifica? spesso per la vergogna vi racconteranno di tutto e di più...
Per noi counselor sono molti gli spunti che ci aiutano a trovare e fare ritrovare speranza perché senza questa "base" è quasi impossibile costruire tutto il resto. Il paradigma "sono ciò che faccio" prevale su quello "sono" creando un problema profondo di idntità pesonale.   Le nostre certezze granitiche possono infatti vacillare da un momento all'altro e solo una grande determinazione e forza d'animo può aiutarci ad adattarci alle situazioni, reagire, "re-inventarci", ma senza speranza non si può fare proprio niente.   Un bell'impegno creare speranza in un mondo che sembra volerla sopprimere, quasi a dimostrare una ferma volontà a renderci schiavi del nostro lavoro e non liberi di esprimerci atraverso di esso...quando c'è.  

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