ANASSIMANDRO [VII – VI secolo) – Mileto

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La problematica del principio si approfondisce perché Anassimandro pensa che l’acqua sia già qualcosa di derivato mentre il principio primo è l’infinito, una “natura/physis” in-finita e in-definita che egli chiama A-PEIRON = senza limiti

L’apeiron è quantitativamente illimitato e qualitativamente indeterminato e proprio per questo può generare tutte le cose de-limitandosi e de-terminandosi in tutti i modi possibili

Inoltre a differenza di Talete egli si chiede anche

1) COME NASCONO LE COSE

Da un movimento originario si generano il caldo e il freddo. Quest’ultimo di natura liquida subisce il calore del sole e da questa azione nascono i primi organismi (idea anticipatrice che fa già capire quanta strada ha percorso il Logos dopo il mito!!)

2) PERCHE’ NASCONO

Le cose nascono a causa di un conflitto originario (tra i contrari che tendono a sopraffarsi) e Anassimandro lo definisce come “ingiustizia”.

La vita e la morte sono quindi “espiazioni” e riparazione di tali ingiustizie

 

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