Forse alla fine è solo un sonno senza sogni. Non il nulla, non può esserlo scientificamente e spiritualmente, ma un passaggio dove la materia diventa tutt'uno con l'infinito. E' nella natura umana il desiderio di possessione. L'amore stesso non è altro che desiderare qualcosa che ci faccia star bene, senza considerare che lo stesso è deperibile ed effimero, poiché tutto è finito nella nostra esistenza umana. Pertanto, non legarsi al materialismo è il primo passo verso la felicità. Difatti, l'infelicità non è frutto del mancato possesso, ma dell’ansia per il rischio che ciò che abbiamo ci lasci o ci venga portato via. Ed allora viviamo ed amiamo credendo fermamente di vivere una eterna realtà da dove l'individuo proviene e dove si dirigerà. Viviamo il quotidiano come un passaggio di un ininterrotto percorso. Forse sarà solo così che riusciremmo ad accettare la fine come un sonno senza sogni.
Francesco Mappa
Neuroscienziato, Criminologo, Pedagogista Giuridico esperto in Mediazione Penale Minorile, Familiare e Sociale
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