Tra i numerosi corsi che l’Istituto Gestalt di Trieste tiene annualmente spicca, senza dubbio alcuno, quello di comunicazione sana. Non è il solito corso di comunicazione dove prevalgono la ricerca dell’autostima e l’insegnamento concernente la capacità di parlare in pubblico convincendo chi ascolta, ma un metodo talmente valido, innovativo e brevettato, che è stato persino inserito – a pieno titolo – tra i corsi universitari di alcune importanti facoltà di psicologia italiane.
Il direttore dell’Istituto, il prof. Paolo Baiocchi, psichiatra e psicoterapeuta, tiene generalmente questi corsi tra l’inverno e la primavera di ogni anno, chi vi partecipa può anche fare rientrare questo insegnamento tra il più vasto programma per conseguire il diploma di counselor, professione esercitata ai sensi della Legge 14 gennaio 2013 n. 4 (G.U. n.22 del 26/01/2013).
Il corso parte dal presupposto che per gestire un evento bisogna prima comprenderlo adeguatamente. Tutto ciò è legato prevalentemente alla filosofia della Gestalt (una corrente su scala mondiale della psicoterapia il cui fondatore fu Fritz Perls), ovvero un metodo innovativo specialmente all’epoca in cui nacque (1920). Basato sul concetto della terapia che coglie l’ovvio, cioè l’essenziale di ciò che sta capitando, il qui ed ora. Una lettura fenomenologica, cioè di comprensione degli eventi. Solo in un secondo momento ci si preoccupa di trovare risposte comunicazionali efficaci, che non siano indirizzate a gestire gli altri, ma soltanto a gestire gli eventi vissuti in comunione con gli altri.
Molte volte abbiamo visto esperti di comunicazione affermare quanto fosse più importante sapere ascoltare piuttosto che farsi capire, ci siamo sempre chiesti se era loro chiaro cosa bisogna sapere ascoltare. E spesso sembrava facessero riferimento proprio al sapere ascoltare gli altri.
Questa abilità di sapere essere degli ottimi ascoltatori delle persone non rappresenta un punto di arrivo, bensì una tappa importante nello sviluppo delle abilità comunicazionali (verbali e non verbali). Comunicare mediante la voce è solo una delle possibilità che il terapeuta pone in essere, la gestualità ed i movimenti possono accompagnare la voce oppure essere un metodo di comunicazione autonomo, totalmente indipendente dal vocale. Sapere ascoltare gli altri può diventare un modo raffinato, elegante, per non occupare uno spazio “rischioso”, finalizzato a sedurre e/o manipolare gli altri, per risultare seducenti o per guadagnarsi nevroticamente un posto in uno dei tanti paradisi terreni. Per sapere ascoltare in maniera completa, bisogna prima sapere ascoltare gli eventi, inquadrare il tutto in un contesto, effettuare un confronto e poi analizzare ogni elemento.
Lorenzo Lorusso
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