Facebook: … nulla è come sembra…


E’ è il social network che conta 200 milioni di iscritti; per chi non lo conoscesse, si tratta di una piazza dove gli “amici” o gruppi di amici ( tipo comitiva o muretto) si incontrano virtualmente. Si passano anche ore su questo sito ma non è proprio un navigare nel senso classico della rete, ci si scambiano opinioni, battute… per lo più non serie, rappresenta un diversivo e per ora una novità.
Facebook nato con l’obiettivo di far incontrare dopo anni gli amici di scuola, dal nome dell’annuario con le foto di tutti gli alunni dei College statunitensi, ha oggi indossato la veste di un grande forum dove si “ incontrano” persone vecchie e nuove… anzi foto di persone. Ogni utente ha un muro virtuale su cui sia lui che gli amici, possono scrivere i loro commenti.


Come sappiamo, l’innovazione, la tecnologia, la rete come forme di comunicazione hanno prodotto numerosi vantaggi in termini di risparmio di tempo, di velocità e scambio di informazioni, ma si tratta di una comunicazione virtuale, senza una vera emozione e o percezione. Chattando possiamo inserire tra le parole, le faccine…i cosidetti emoticon che si avvicinano al nostro stato d’animo, ma non rappresentano la nostra vera espressione, postura o mimica facciale. Paradossalmente con Facebook il corpo è il grande assente in una società come la nostra in cui il corpo deve essere sempre giovane, allenato, abbronzato e in perfetta linea.

Facebook: realtà, fantasia o realtà e quotidiano? Le persone che usano Facebook per molte ore durante la giornata spesso idealizzano stili di vita, comportamenti e il rapporto amicale stesso, si dà il meglio di sé… simpatia, umorismo, frasi di canzoni e citazioni latine… persino fotografie in cui si è in vacanza, si fa sport, si ride, in cui tutti risultano belli anche coloro che non lo sono. Facebook non è realtà e ciò non deve essere dimenticato da coloro che rischiano la tecnodipendenza e neppure dai semplici fruitori. La fallacità di Facebook appare evidente dal momento dell’iscrizione quando si usa il termine amico in modo semplicistico. Le interazioni con foto di sconosciuti o quasi vengono chiamate “nuovi amici”, spicca una familiarità non vera. Quando si commenta una frase di un “ amico”, possono intrecciarsi più persone e commentare un nostra frase anche persone che non conosciamo direttamente e ciò difficilmente accadrebbe nella vita di tutti i giorni.

Nella vita reale non vado ad inserirmi nel dialogo di un mio amico con una persona per me sconosciuta!!!
Ma c’è un lato carino: a volte le foto degli amici dei nostri amici ci diventano familiari e si attende un loro commento a qualcosa che abbiamo scritto noi! Mi è capitato di leggere i commenti a un mio wall di due persone mie amiche ma non tra di loro e molto distanti per età, professione, stile di vita, geografia… che non si sarebbero mai confrontate se non ci fosse stato questo “ muro” che per una volta non divide ma unisce!!
In tempi di crisi Facebook è come prendere un aperitivo economico con gli amici in un pub virtuale!!!

Ma che questa resti solo una battuta, non dequalifichiamo l’importanza di guardare negli occhi un amico e capire da ciò il suo stato d’animo. Quando si chatta su Facebook, si commentano citazioni, si iniziano incontri verbali, manca però in questa comunicazione il contatto, il tono di voce, l’espressione, gli odori…
Tutti cercano di mostrarsi gradevoli e dare il meglio di sé, sono tutti filosofi o latinisti!!!
Nessuno mai inizia la giornata scrivendo sulla sua bacheca… oggi vi odio tutti!!! Sono tirchio e cattivo!!
Perché tanti si iscrivono a Facebook?? Possiamo dire che ora è una moda, ma la ragione iniziale è un senso di solitudine e il fatto di avere 200 o 500 amici dà l’illusione di non essere soli. Gli amici ci cercano e controllano e noi possiamo controllare loro. C’è anche una voglia di apparire e indagare sull’altro ma il paradosso è che su Facebook ci mostriamo ma nessuno ci guarda!

Il rischio con Facebook come per tutte le net-dipendenze è di avere a lungo andare sintomi di onnipotenza, c’è l’ alternarsi tra un mondo concreto da cui si vuol sfuggire e uno virtuale e ciò può portare a conflittualità psicopatologiche o a crisi di insoddisfazione.
Quest anno ho inserito Facebook nel programma delle mie lezioni di Counseling della salute e Psicologia Sociale, l’argomento ha riscosso successo, gli studenti avrebbero parlato per ore delle sensazioni e delle notizie che può dare un sito mondiale che spazia in tanti campi. Facebook è sociologia attiva!!
Psicologi, Sociologi e Counselor possono trovare terreno fertile per lo studio e l’osservazione, infatti come operatori e facilitatori della comunicazione e delle problematiche psico-sociali possono studiare gli effetti, i comportamenti, gli stili di vita che FB propone trasversalmente in ogni fascia di età e target.
Su FB gli amici sono di tutte le età, su FB non si ha età, sono tutti giovani, FB è pieno di ex vitelloni oggi Peter Pan!!!

Facebook e le sue tante facce: spia, controllo, risata, immagine…
FB come il GF!!!! Ci dà visibilità e quindi appaga il narcisismo, il bisogno di mostrarsi e di essere apprezzati, di diventare famosi. Per alcuni è l’unico modo per sentirsi egregio nel senso di ex-gregem.
C’è un narcisistico piacere nel fatto che tutti possono guardare foto della nostra festa o immagini scattate con ragazze viste una sola volta ma di cui con un semplice Tag si conosce nome e cognome nel pieno rispetto della privacy!!!

Giocare e Socializzare, è questo lo scopo di Facebook anche se, in maniera latente ci sono altri motivi ludici come raggiungere il numero mille o avere solo donne tra le amiche.
Molti con Facebook pubblicizzano attività inserendo il proprio sito. Ottimizzare la propria professione con uno strumento così potente è sicuramente produttivo.
E’ stato calcolato che in media le persone iscritte hanno circa 120 amici e le donne sono un po’ più “socievoli” dei maschi nel senso che si divertono con più test, e mandano più commenti agli amici.

Prima di iscrivermi a Facebook parlai con un ragazzo (al quale sembrava non mancasse nulla: bello, brillante, con un ottima posizione lavorativa) il quale mi disse quanto fosse confortante la sera prima di andare a dormire vedere quella bustina rossa!!! Solo una volta iscritta ho capito che si riferiva alla spia con il numero di messaggi e notifiche da leggere, quasi una segretaria virtuale ferma in basso a destra che ci avverte quando qualcuno dei nostri amici ha commentato una foto, un link...

Il non trovare la bustina rossa ci può far sentire trasparenti o in ansia per l’attesa di trovarne una!!
Se leggiamo tutti i commenti, foto, link, chat, botta e risposta presenti nelle home, ci si rende conto che spesso non si è detto nulla ma si è restati alzati fino all’alba!!!... Alcune volte leggiamo messaggi scherzosamente allarmanti del tipo: dove sei?... Sei sparita ? Ma accanto allo scherzo e alle battute gli italiani popolo di Facebook hanno anche espresso la loro profonda tristezza nei giorni del terremoto in Abbruzzo, dando vita ad una catena di solidarietà questa volta virtuale ma anche molto reale.

Facebook è una moda, una vetrina, ma è anche divertimento, possiamo incontrare persone che ci fanno fare un sorriso in un giorno buio, FB può diventare finestra sul mondo in periodi in cui per noi proprio non va. E’ carino vedere come il mondo continua a girare anche se noi stiamo fermi!!! Un amico Facebookiano …(è un neologismo!!) con cui non avremmo mai parlato perché più giovane o con interessi diversi, ci può far compagnia in una serata invernale in cui ci si sente soli. Proprio come accade nella vita quotidiana, si possono fare incontri da trascurare o incontrare persone valide.

Si è detto e scritto molto sul fenomeno. Quanto durerà?? Per il momento ogni giorno ne parla ed ormai è un argomento di conversazione.
Forse la più grande piazza virtuale del mondo che esiste ma nessuno sa dove sta è come l’isola che non c’è… forse Facebook è la casa di Peter Pan!!.
Analisi socio-psicologiche e fiabe a parte, per tornare con i piedi a terra vorrei concludere con le semplici e sagge parole che spesso scrive in bacheca Giovanni un mio amico Facebookiano (e non solo) che vive lontano da me ma che Facebook per fortuna rende vicino:
… Nulla è come sembra!!!
Con questa frase Giovanni sdrammatizza e ricorda a tutti noi che FB va preso come un gioco!!

Silvia Mendico
Sociologa – La Sapienza Università di Roma
www.sociologiadellasalute.it
Counseling Psico-Socio-Sessuologico
tel. 347.2657350


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