Elogio della paura: un ottimo amico nelle scelte importanti


"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo" scriveva Lao Tzue aveva ragione...

Ma quanto è difficile fare il primo passo? Più è importante la decisione o la strada da prendere e più è difficile farlo. Come mai, e come facciamo ad uscire da questa impasse?


 

"Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo"


 

Detto fatto! Fare tutto subito: sarebbe meglio?

Spesso vorremmo fare tutto ciò che pensiamo di fare: realizzare tutte le idee, i sogni che ci vengono in mente. Pensateci, detto fatto! Così amplieremmo a dismisura il nostro raggio d'azione. La prudenza, la paura, tutto ciò che ci frena dall'agire immediatamente ci sembra una zavorra, un ostacolo da rimuovere subito.

Ma... Elogio della paura
D'altra parte, a fare tutto subito, aumentiamo anche la possibilità di fare errori a volte addirittura irreparabili. Questo non sarebbe utile alla nostra esistenza. Ecco allora che, per fare una riflessione biologicamente sensata, madre Natura ci mette a disposizione un meccanismo incredibilmente efficiente per farci fermare prima di agire: il momento della riflessione, in cui viviamo tutti i dubbi e le paure riguardo le nostre azioni. 


Da questo punto di vista sarebbe non funzionale vivere la paura come elemento da combattere, come qualcosa che non si vorrebbe avere!
La paura stessa diventa in questo caso il primo pensiero e problema stesso che si rigira su se stesso tenendoci bloccati, indipendentemente dalla decisione che ci si trova a prendere!

Prima di fare il primo passo quindi, la via più funzionale probabilmente non è combattere ma ottenere una profonda integrazione con i processi naturali: Questi non hanno nulla a che vedere con il pensiero fine a se stesso, con la mente che mente spudoratamente, ma con 
ESPERIENZE CONCRETE DI FENOMENI NATURALI DELLA VITA DA IMPARARE A RICONOSCERE al FINE DI POTER ENTRARE IN UNO STATO DI COSCIENZA OTTIMALE.
E' un momento salutare e prezioso e saperlo cogliere è un atto di presenza verso noi stessi e pian piano si ENTRA IN GESTIONE DELLE EMOZIONI, si integra questo stato con le proprie sensazioni, laconsapevolezza dello spazio che si occupa in questo momento, il respiro, il voler dar sfogo a qualche movimento etc. 

Quando finalmente si ritrova questo stato di CALMA-ATTIVA, si aprono nuovi spazi in cui la REAZIONE alla PAURA diventa
L'ASCOLTO DI UNA RISPOSTA CHE SENTO IN QUEL MOMENTO PIù ADATTA a ME.
Può sembrare un paradosso ma attraverso il Counselling il momento di confusione, di ansia, di attivazione che precede una scelta diventa un periodo importante e di valoreVivi la paura, non ignorarla!

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