Dante nella Divina Commedia ci ha descritto tutte le forme di relazioni visibili e invisibili, con cui entriamo in contatto e le ha divise in tre parti.
Il paradiso dove regna l’amore, sta all’apice e tutti noi desideriamo amare ed essere amati .
Il purgatorio regno della consapevolezza e del lavoro interiore.
L’inferno regno dell’inconsapevolezza e del proprio modo d’essere.
L’Antinferno dove vivono coloro che non prendono mai nessuna decisione, e quindi immobili.
L’inferno non è altro che la descrizione delle forme di relazioni con cui viviamo, ma in uno stato di inconsapevolezza, tant’è che circa il 95% delle nostre azioni sono tali: è il nostro modo d’essere acquisito per esperienza diretta, ereditata dalla famiglia d’origine o dal contesto sociale, renderle a noi stessi visibili e comprendere che ci appartengono è il primo passo.
Il purgatorio è il luogo della consapevolezza, e del lavoro che ogn’uno può fare per liberarsi di ogni forma di relazione che gli appartiene, per diventare liberi in grado di reggere la verità.
Il paradiso luogo dell’amore assoluto , della libertà, del pensiero e della verità.
Consapevolizzare il nostro modo d’essere, capire e lavorare su ogni forma di relazione che ci appartiene, rendere di conseguenza libero il nostro pensiero, in grado di reggere la propria e l’altrui verità, “ogn’uno di noi è in grado di reggere solo la verità che li appartiene” questo ci permette di salire più in alto verso l’amore assoluto. Dante stesso ci ha fatto capire che in questo cammino ci vuole qualcuno che ti accompagni, tant’è che Virgilio lo ha accompagnato sino alle porte del paradiso, per poi passare nelle mani di Beatrice che aveva una purezza d’animo superiore, questo ci fa capire che colui che ci accompagna è in grado di portarci sino alle soglie della propria consapevolezza, in questo ogni counselor è chiamato ad aiutare l’altro ma anche a procedere nel proprio cammino. Buon cammino a tutti coloro che sono sul sentiero del paradiso.
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