L'amico in difficoltà

Inviato da Lucia Balista

amica in_difficoltàAssegnando, in questi giorni, come verifica scritta, un tema sull’amico che si trova in difficoltà, chiedevo agli studenti come fosse possibile contribuire a creare un profondo legame relazionale di intesa e di comprensione con l’altro. Davanti un nostro amico in difficoltà, riusciamo talvolta a dimostrarci sinceramente vicini col suo vissuto e ad ascoltare le sue parole. Ci rendiamo conto di come questo nostro atteggiamento possa essere per lui di aiuto e di conforto; tuttavia nelle nostre relazioni quotidiane, non ci impegniamo sempre ad utilizzare queste abilità, per mancanza di tempo, di voglia, per altri impegni o chissà perché.

Sono rimasta colpita da un tema di uno studente che così scrive: "L'amicizia è fondamentale nella nostra vita. È un patto che la distanza o il tempo non può cancellare, ed è indispensabile dato che in natura l’uomo ha bisogno di comunicare. Per me l’amico è tutto, un sostegno, una persona di cui contare ciecamente e su cui contare nel bisogno. Solo il vero amico ti conosce fino in fondo.

 

Ognuno di noi possiede una propria idea dell’amicizia; molte persone non sanno nemmeno cos'è la vera amicizia e come ci si comporta veramente per essere ritenuti dei bravi amici: molti sanno solo chiedere e non ricambiano, per la maggioranza delle persone l’amico serve solo per uscire insieme e non sentirsi soli. Secondo la mia opinione, invece, gli amici sono parte della famiglia, con i quali crescere e condividere momenti unici. Personalmente, agli amici veri non nascondo mai niente e sono sempre disponibile se hanno bisogno di un consiglio, di un favore o di una spalla su cui piangere: ci sono sempre stato per chi mi ha meritato.

Di amici veri ne ho tre, gli altri li ritengo solo buoni conoscenti con i quali ridere, parlare o scherzare;

quelli che invece chiamo veri amici sono quelli che per me farebbero di tutto, ricambierebbero ogni favore, avendo una personalità “incorruttibile” e dei sani principi. Solo loro sanno veramente chi sono io, solo con loro ho passato bei momenti, per anni e anni; siamo cresciuti assieme e per questo ne deriva  lo stesso carattere, lo stesso linguaggio, lo stesso modo di pensare.

Davanti ai miei amici non ho mai messo nemmeno le  morose: penso che loro mi offrano tutt'altra cosa rispetto a quello che ti offrono gli amici. Le ragazze vanno e vengono, gli amici restano per tutta la vita.

Ci sono state molte occasioni nelle quali i miei amici hanno potuto vedere la mia fedeltà e lo stesso ho potuto riscontrare io quando ho avuto bisogno di loro e dei loro consigli.

Una persona per diventare mio amico deve, con il tempo, mostrarmi di essere una persona educata, con il senso del rispetto, della sincerità, non deve avere dipendenze da droghe o da altro, insomma deve essere una persona forte che non si faccia condizionare daglia altri e dalle persone sbagliate". Chapeau. Lo studente in questione ha diciotto anni e si chiama Toska.

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