L'inizio di un percorso

di Jessica Costanzini

Mi trovavo in un periodo turbolento, che sentivo essere di transizione. La scintilla è scattata dopo quasi una decade di torpore esistenziale in cui avevo completamente lasciato le redini della mia vita abdicando ad ogni responsabilità. Mi consideravo priva di risorse e mi crogiolavo in un senso di cupa ineluttabilità.

All'epoca soffrivo di una netta scissione ciò che sentivo di essere e quello che, nel quotidiano, passivamente subivo e inconsapevolmente agivo.

Attribuivo al contesto, a forze esterne ed a sbagliate scelte passate, la colpa di quel presente che tanto mi opprimeva.

Tutt'ora non saprei dire cosa esattamente, in quel dato momento, abbia risvegliato in me il desiderio di dare un nuovo senso al mio essere al mondo e di liberarmi della gabbia della rassegnazione, assumendomi la responsabilità del mio agire. Quello che posso immaginare è che, come ci narrano le favole, quando tutto sembra perduto, ecco che accade qualcosa che rimescola le carte in tavola, aprendo la storia a nuovi possibili sviluppi. Nel mio caso non si è trattato di un eroico cavaliere, una magia, o un fortuito gioco del destino, bensì di una profonda spinta vitale verso l'autodeterminazione.

Ho dunque accolto il mio bisogno di ritrovare un centro. Ho accettato di mettermi in discussione e ho scelto di attivarmi concretamente perché ciò che volevo, più di ogni altra cosa, era darmi la possibilità di vivere pienamente.

Se penso a quel periodo mi percepisco come un puzzle dai pezzi sparpagliati, alcuni rotti e addirittura con tessere di altri soggetti mescolati alle mie.

Ho quindi riconosciuto e lasciato andare ciò che non era buono per me e ho ricercato ciò che ritenevo essere nutriente. Ho attuato una serie di decisioni che inevitabilmente hanno scosso il mio mondo. Ho incontrato e fronteggiato resistenze, ostilità. Ho sperimentato un turbinio di emozioni: gioia, paura, senso di colpa e rabbia. Ho avuto il coraggio di chiedere aiuto, quando ne ho avuto bisogno. E' in questo scenario che, per la prima volta, ho sentito parlare di Counseling.

Da quel momento il mio puzzle ha cominciato a prendere forma.