Possiamo fare a meno di figure professionali come quella del Counselor?
Sicuramente sì. Per il semplice motivo che ognuno di noi sceglie la vita che vuole vivere.
Immaginiamo di aver deciso di sottoporci ad una dieta dimagrante per il nostro benessere fisico, con l’obiettivo di perdere peso. Magari saremo bravissimi e costanti nel seguirla. Ma quando proprio saremo stanchi e non ne avremo voglia? Quando non vedremo il risultato immediato e metteremo in crisi tutto? In questi casi le professioni d’aiuto emergono in tutta la loro utilità, nel fare la differenza. Sono lì a farci ragionare su quello che ci sta accadendo, sul motivo per il quale stiamo mollando, non facendoci perdere di vista l’obiettivo e offrendoci la loro mano per camminare al nostro fianco e non farci cedere alla tentazione di interrompere il nostro processo di miglioramento.
I professionisti nelle relazioni d’aiuto si muovono delicatamente in questa dimensione di supporto, mantenimento della focalizzazione sull’obiettivo e condivisione.
Capita a tutti, nel corso della propria esistenza, di dover affrontare un periodo difficile e non sempre è possibile trovare dentro di noi o nelle persone a noi vicine le risorse per affrontarlo. L’intervento di un professionista si rende in tal caso auspicabile per poter affrontare i nostri problemi con maggiore consapevolezza. Il ruolo del Counselor consiste nel favorire lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità già insite nel cliente, aiutandolo a superare quei problemi che gli impediscono di esprimersi liberamente; inteso in quest’accezione, il counseling risulta chiaramente applicabile in qualsiasi contesto. Infatti, in funzione di questa sua prerogativa, si sta sviluppando in svariati settori, dalle aziende alle scuole, dagli ospedali all’ambito dello sport, con lo scopo di intervenire e migliorare i contesti di gruppo e relazione interpersonale.
Tratto da "Il futuro nelle tue mani - Danzarmonia & Empowerment per accrescere l'autostima" di Cinzia Ponticelli, Edizioni dal Sud, Bari 2012.
“Avvicinatevi all’orlo”, disse.
“Non possiamo, abbiamo paura.”
“Avvicinatevi all’orlo.”
“Non possiamo, cadremo giù.”
“Avvicinatevi all’orlo.”
Si avvicinarono… e lui li spinse. E volarono.
Guillaume Apollinaire
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