VALORIZZAZIONE DELLA CRISI ECONOMICO-LAVORATIVA

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DESCRIZIONE

Ciclo di 2 laboratori sulla valorizzazione della crisi economico-lavorativa. L'attuale crisi lavorativa vede impegnate le persona da diversi fronti, da un lato c'è chi, un impiego lavorativo ce l'ha e dall'altra c'è chi vive il mondo del precariato. In entrambi i casi i lavoratori come i disoccupati vivono un periodo di particolare stress. Chi è senza lavoro è stressato perché non lavora, rischia di non “trovare” un suo ruolo sociale, ha molto tempo libero e ha poca disponibilità economica per vivere dignitosamente; dall'altro lato c'è il lavoratore che apparentemente n.o.n ha i problemi del disoccupato, ma in realtà anche il lavoratore della “società attuale” si trova a dover far fronte ad una quantità di lavoro superiore, in certi casi, al passato e poiché le aziende in crisi non assumono, o se lo fanno assumono per brevi periodi, chi possiede il vecchio e “caro” contratto a tempo indeterminato si trova continuamente a formare persone diverse che periodicamente saranno “sostituite” da altre (che occerrerà formare nuovamente) e a fare quasi il doppio del lavoro a volte per la stessa quantità economica, se non anche meno, in proporzione. Il risultato è una crisi generalizzata. Un malessere che investe una grande quantità di persone.

Ma la parola CRISI che generalmente viene interpretata come qualcosa di negativo, in realtà significa separare, discernere, valutare, riflettere (dal greco=Krino), quindi se è vero che la crisi può essere un momento negativo, è anche vero che la stessa situazione contiene anche il seme di un miglioramento. La crisi al tempo stesso è il Seme il Frutto di un cambiamento.

Attraverso questo laboratorio i conduttori inviteranno i partecipanti a vedere la stessa situazione da un altro punto di vista. Perché se è vero che la situazione “esterna” è questa, possiamo tuttavia modificare la nostra visione interna degli avvenimenti. Valorizzando la propria condizione.

Se nella foto (in alto) vedo un calice, potrei capire che ho sete e agire per dissetarmi, se nella stessa foto invece due profili potrei desiderare parlare con una persona cara e agire per questo scopo. Quello che percepisco determina ciò che faccio. E ciò che faccio ha delle conseguenze nella vita che vivo. Quello che siamo è anche determinato da ciò che pensiamo e percepiamo.

Creando uno spazio favorevole all'incontro interiore, al contatto con se stessi, per trovare una soluzione creativa al fronteggiamento del proprio stress - legato al mondo del lavoro - i conduttori coinvolgeranno i partecipanti nel tentativo di modificare il modo di vedere la situazione, aprendo così la strada verso una nuova speranza, una nuova fiducia. (Laboratori a mediazioni artistica, si faranno esperienze di ballo, canto, argilla, disegno)

 

 

PER TUTTE ALTRE INFORMAZIONI: http://ilmiocounselor.jimdo.com/workshop-attivit%C3%A0/

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