LABORATORIO teorico esperienziale FORMARSI per non FERMARSI


 

 

 

LABORATORIO teorico esperienziale FORMARSI per non FERMARSI

per DOCENTI

dalla PRIMARIA  alla SECONDARIA DI II GRADO

 

MARZO - DICEMBRE 2014

40 ORE DI FORMAZIONE (24 IN PRESENZA E 16  DI TUTORING ON LINE)

 

SEDE DEGLI INCONTRI

ANCONA

I. I. S. Savoia Benincasa

via Marini, 35

 

 

SON O APERTE LE ISCRIZIONI ALLA 3^ SESSIONE DEL

LABORATORIO TEORICO ESPERIENZIALE FORMARSI per non FERMARSI

CON RICONOSCIMENTO MIUR, DM 90/2003, USR per le Marche, prot. n. 12291/c12A , 8/8/2013

 

 

 

LABORATORIO TEORICO ESPERIENZIALE

FORMARSI per non FERMARSI

per docenti

Il tema:

Il Laboratorio esperienziale  Formarsi per non Fermarsi affronterà i seguenti nuclei tematici:

¨       competenze didattiche e relazionali (docente/alunno, docente/docenti, docente/genitori…)

¨       strategie metodologiche, analisi e soluzione criticità

¨       ricerca-azione, apprendimento cooperativo, inclusione

¨       stress del docente e autoconsapevolezza

¨       responsabilità e autonomia del docente, dell’alunno, della scuola

 

Finalità, obiettivi e metodologia di lavoro

            Il Laboratorio esperienziale  Formarsi per non Fermarsi è stato organizzato e strutturato  in stretta relazione e sintonia con le finalità e gli obiettivi che A.I.C.I., nelle sue diverse sedi, intende affrontare in merito alla relazione interpersonale nella scuola, alla comunicazione in ambito educativo, nella possibile e augurabile sinergia scuola-famiglia. In sintesi, queste le finalità che il Laboratorio persegue:

FORMAZIONEdel docente come dell’alunno (dalla Primaria alla Secondaria di II grado),

“SAPER ESSERE” DELL’EDUCATORE, in ascolto del soggetto attivo e di sé (stili di apprendimento, attributivi, insegnamento, bisogni, desideri…), in divenire nel tempo e nel qui e ora, consapevole dei propri limiti, capace di autentica collaborazione con altri soggetti educatori, capace di chiedere aiuto

RESPONS-ABILITÀdel docente che si concentra sulla relazione con l’altro, ri-conosce i bisogni dell’altro, che cosa chiede e come, osserva cosa e come si modifica nella e per la relazione, individua più soluzioni ad un problema.

            Come si evince dal calendario, il Laboratorio, avviato nel mese di marzo si conclude nel mese di dicembre, ponendosi, con insolita modalità, su due anni scolastici.

È questo il primo fondamentale obiettivo del Corso:

sostenere i partecipanti, con analisi, riflessioni e condivisione di “casi” concreti, esercitazioni esperienziali alla luce di princìpi teorici convalidati,  nei due momenti  che in ogni anno scolastico sono di rilevanza cognitivo-emozionale massima (per tutti i soggetti coinvolti, alunni, docenti, genitori): lo scrutinio finale, naturale conclusione di un modo di fare scuola, e tuttavia avvertito come incontrollabile fatalità da alunni, genitori,  e persino talvolta dai docenti e l’avvio della programmazione, nell’anno scolastico successivo.

Per questo, gli otto incontri previsti, vengono avviati nel mese di marzo, nel momento in cui cominciano a prendere forma e definirsi problematiche e bilanci di un anno di lavoro, proseguono fino a maggio (con cadenza mensile), per accompagnare i docenti, al momento della valutazione finale con contributi che mettano al centro di ogni azione sia la crescita di ogni singolo alunno sia l’equilibrio di ogni gruppo classe. Dopo la pausa estiva, gli incontri riprendono a settembre, per riproporre con forza la necessità di una corretta, realistica, oculata e congruente progettazione delle attività, proprio sull’onda di quanto vissuto al  momento dello scrutinio finale di giugno.

            Le difficoltà insite in una scansione come quella che qui si propone sono ben note (non ultime, per i docenti, quelle legate al frequente cambio di sede e/o di classi da un anno scolastico all’altro), tuttavia, durante lo svolgimento della prima sessione e seconda sessione del Laboratorio (2012 e 2013) come tutor ho potuto verificare che i docenti, avendo condiviso (nei primi incontri) le problematiche dei tempi stretti e angosciosi dello scrutinio finale, oltre che quelle inerenti le modalità efficaci di gestire la comunicazione educativa, hanno avuto un’attenzione alla fase della programmazione (negli incontri di settembre e ottobre) assolutamente più coinvolta e consapevole,  finalmente vissuta come la premessa determinante del maggiore o minore successo delle proprie strategie didattiche, metodologiche, relazionali, organizzative, ecc..., da modificare in itinere, e comunque elemento imprescindibile per direzionare la ponderabilità dei criteri di valutazione  in sede di scrutinio finale. I docenti, inoltre, che a settembre si trovavano in nuove classi o sedi, meglio ancora apprezzavano che i laboratori attenessero alla relazione con il gruppo classe e ogni singolo alunno, con i genitori, ecc…come presupposto operativo per un’efficace azione didattico-metodologica.

 

            La cadenza mensile degli incontri è dimostrato che permette di raggiungere un ulteriore obiettivo essenziale:

offrire al docente un tempo adeguato per riflettere sull’esperienza di ogni incontro, farne propri alcuni elementi, sperimentare indicazioni e risultanze della condivisione, e verificarne la valenza e l’utilità, per partecipare alla discussione nell’incontro successivo, attivamente, addirittura in modo propositivo e proattivo.

Il tutoring on line, previsto per sedici ore, costituisce il canale attraverso il quale monitorare e soddisfare esigenze, necessità, richieste di competenza, di indicazioni teoriche, di consulenza con esperti (docenti dello staff A.I.C.I. della sede di Roma), obiettivo irrinunciabile di un Laboratorio che si propone di sostenere il docente nel difficile percorso verso l’accettazione del cambiamento, del continuo modificarsi della relazione con il soggetto da educare e formare.

Metodologia di lavoro

Premettendo che:

imparare dall'esperienza è considerato in molti settori la forma più efficace di apprendimento,

che la visualizzazione di comportamenti ed operazioni, la ricostruzione mentale attraverso la riflessione e la ristrutturazione personale delle informazioni acquisite, il sistema di associazione che si attiva tra le performances osservate e le proprie, mettono in moto un vero processo di apprendimento;

che l'autosservazione della propria esperienza segue un processo analogo, cioè di rilevazione strutturata dei comportamenti e delle operazioni svolte, siano esse circoscritte a singole operazioni che a processi continuativi, per far emergere prima di tutto i punti di forza e poi le aree dove intervenire per migliorare e raggiungere le prestazioni attese;

che la riflessione sui propri comportamenti, sulle strategie attivate in precise situazioni, sui successi ed insuccessi, conduce ad una maggiore consapevolezza di sé, alla definizione di obiettivi di apprendimento, alla visualizzazione della performance ideale richiesta e all’attivazione di un livello di attenzione e concentrazione adeguato durante la nuova esperienza,

che il processo può essere arricchito in gruppo, attivando un procedimento di apprendimento cooperativo,  assistito da altre figure esperte,

il LABORATORIO ESPERIENZIALE FORMARSI PER NON FERMARSI intende perseguire tali modalità, per vivere ogni esperienza nella scuola anche da docente, come "esperienza di apprendimento".

            Ogni esperienza umana, fin dalla nascita, può essere considerata formativa, nel senso che introduce dei cambiamenti.

Knowles, afferma che «per essere adeguati al nuovo mondo sconosciuto che ci attende, dobbiamo arrivare ad identificare l'apprendimento con la vita» (Knowles, 1997).

Ad ogni incontro i corsisti si eserciteranno con tecniche e strategie coerenti agli obiettivi suindicati:

laboratori/esercitazioni, lavori di gruppo, apprendimento cooperativo, didattica per problemi – progetti, , colloquio in gruppo, simulazioni guidate, role play, educazione alla creatività.

Ad ogni incontro:

¨       quaranta minuti: presentazione, analisi, descrizione, discussione di un “caso”

¨       sessanta minuti: individuazione congruenti soluzioni in riferimento al caso e condivisione esperienze concrete

¨       quaranta minuti: esercitazioni proposte dal tutor per facilitare l’emergere di situazioni e diversi punti di osservazione, bibliografia tematica, presentazione di testi, spunti tematici nella esposizione dei nuclei problematici

¨       venti minuti: condivisione, richieste, chiarificazioni, proposte per il “caso” del successivo incontro

¨       venti minuti: il tutor coordina la fase di congedo e rilevazione nodi peculiari dell’incontro, dà indicazioni per il successivo.  Gli intervenuti compilano la scheda gradimento.     

 

Nel primo incontro è prevista la compilazione di una SCHEDA, per la rilevazione dei bisogni formativi e contenente le seguenti indicazioni:

- info relative al docente

- attività formative degli ultimi anni

- percezione di sé, aspetti del proprio lavoro

- indicazioni sulla formazione e l’aggiornamento

- desiderata in merito ad ulteriori esperienze di formazione e/o aggiornamento.

Con l’obiettivo, oltre che di conoscere la tipologia di docente e l’orientamento in merito alla formazione, di potenziare e valorizzare le risorse di ciascun docente, la scheda offrirà (nella prima sezione) l’opportunità di segnalare specializzazioni acquisite (polivalenti, su didattica, SSIS, Master, su tematiche specifiche, ecc) e la eventuale disponibilità a condividerle e farne oggetto di programmazione con altri colleghi.

In merito alla formazione nella scheda saranno richieste:

¨ proposte e ipotesi di formazione su aree tematiche (piuttosto che su discipline di insegnamento) con l’intento dichiarato e fondamentale di coinvolgere nella formazione gruppi di docenti di materie diverse e, possibilmente, di uno o più consigli di classe (a seconda della tipologia di formazione)

¨ indicazioni per la fruizione delle azioni formative, in base alla rilevazione dei bisogni dei partecipanti (incontri frontali e/o laboratoriali, laboratorio esperienziale e ricerca-azione, alternanza di momenti in presenza e percorsi a distanza, che comprenderanno testi e materiali didattici, software, ecc...), consulenza e monitoraggio delle varie azioni formative da parte dei tutor e degli esperti conduttori delle attività. Questionario finale di gradimento e riflessione condivisa sugli esiti dell’iniziativa

 

Programma dei lavori

Il corso prevede una suddivisione in 8 incontri, con cadenza mensile da marzo 2014 a dicembre 2014, in ore pomeridiane (il calendario sarà definito entro febbraio 2014)

 

DATA

ATTIVITÀ esperienziale e contributi teorici

TUTOR

marzo

 

¨       PresentazioneCorsi:

     Ascolto Bisogni Counseling

¨       Richieste e bisogni dei Docenti

Giancarla Mandozzi

marzo 

¨       Presentazione di un caso

¨       Modello formativo, dinamiche e giochi di ruolo

Giancarla Mandozzi

aprile

¨       Presentazione di un caso

¨        “descrizione” del problema, analisi della complessità

Giancarla Mandozzi

maggio

¨       Presentazione di un caso

¨       Strategie e strumenti multimediali:

     operatività, approfondimenti

     e domanda di senso

        Giancarla Mandozzi

Interruzione: giugno, luglio, agosto

settembre

¨       Presentazione di un caso

¨       Valutazione competenze:

    diagnosticare, affrontare, relazionarsi

Giancarla Mandozzi

ottobre

¨       Presentazione di un caso

¨       Inter-attività e inter-azione, promuovere e sostenere

     la motivazione

Giancarla Mandozzi

novembre

¨       Presentazione di un caso

¨       Natura negoziale del valore: individualizzazione e personalizzazione

Giancarla Mandozzi

dicembre

¨       follow up

¨       Valutazione dell'efficacia della sessione formativa, proposte e desiderata dei partecipanti

Giancarla Mandozzi

 

nominativo e qualifica del direttore responsabile

Mandozzi Giancarla

qualifica Prof. Docente Italiano e Storia, triennio Secondaria II grado – Counselor Master Triennale Counseling Umanistico Pluralistico Integrato ASPIC, Iscritta Albo F.A.I.P. n° 1189

Responsabile e Coordinatrice A.I.C.I. per la Regione Marche, Esperto in inclusione scolastica e formazione docenti, nominata dal MIUR USR per le Marche nella Commissione Regionale per la selezione dei Formatori/tutor, prot. 44.128/F23, 20 dicembre 2011, Coordinatrice Corsi formazione Docenti, riconosciuti dal Miur e USR Marche, 2011, 2012, 2013 e Laboratori esperienziali per Docenti,  collaboratrice Case Editrici, Loescher, Mondadori, D’Anna,  per valutazione testi scolastici letteratura e storia, triennio Secondaria di II grado, 2007 – 2008 Responsabile formazione e aggiornamento docenti in servizio, Secondaria II grado, 2006 – 2008 Tutor d’aula per laureati specializzandi SSIS, Università degli Studi di Macerata, 2007 Coordinatrice scientifica: Corso di Formazione Docenti Secondaria II grado, Introduzione alla comunicazione secondo l’approccio del counseling

 

INFO

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