Fare orientamento significa aiutare le persone (qualunque sia la loro età) a individuare e costruire percorsi pienamente soddisfacenti in ambito formativo e professionale.
L'orientamento aiuta<.
>> a fare scelte in ambito formativo e professionale
>> a metterle in atto
Questa è la definizione 'classica'. Alcune definizioni allargano i compiti dell'orientamento dall'aiuto all'inserimento professionale al più generale aiuto all'inserimento alla vita. Così secondo il Ministero dell'Istruzione: 'Le attività di orientamento mirano a formare e a potenziare le capacità dei giovani studenti a partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile'. Il riferimento alla vita familiare e sociale permette di includere nell'orientamento attività assai eterogenee quali educazione alla salute, alla affettività e sessualità, educazione civica, etc.
Oggi è necessario elaborare strumenti per una nuova PRATICA dell’orientamento.
1) Tale PRATICA presuppone:
- L’abbandono della concezione INFORMATIVA dell’orientamento
- L’abbandono dell’idea per cui si debba fare orientamento in momenti socialmente definiti (passaggio da una scuola all’altra, momenti di cambio/crisi professionale)
2) Tale PRATICA implica:
- La riaffermazione del primato del soggetto nel processo di orientamento (e dunque la sua collocazione in momenti soggettivamente definiti)
- L’affermazione della continuità dell’orientamento
- L’avvicinamento dell’orientamento ad una vera e propria attività di formazione
.
In questo senso la FUNZIONE ORIENTATIVA non è più solamente un supporto al momento della scelta quanto un complesso processo di empowerment delle competenze auto-orientative
< Prec. | Succ. > |
---|