Essere, esser sé, nulla, esser eterno


Nessuna descrizione della foto disponibile.

La vita ed i suoi paradossi costringono finanche il più perspicace degli umani a non comprendere fino in fondo il sottile confine fra come siamo e come diventiamo. Stante l’impossibilità che l’essere non sia e, appurato che l’esperienza non ne attesta l’annullamento, il quotidiano si trasforma in farsa, una tragicommedia di terz'ordine che ha solo attori principali. Obiettivo dell'individuo è ambire al riconoscimento. Niente è più importante dei cinque minuti di gloria, non fondati peraltro su ciò che essi negano, ma impliciti al positivo significato di ciò che la stessa gloria nega. Quei cinque minuti bastano a soddisfare il nostro ego, smisurato ed indicibile, che spingerebbe oltre il baratro dell'io pur di una labile riconoscenza. Riconoscenza da chi? E, soprattutto, a cosa serve se la stessa non aggiungerebbe valore profondo alla genuinità d'animo? Ed allora negando l’identità dell’essere si afferma che l’essente oscilla tra l’essere e il non essere. Non si è perché ci si sente d'essere, si è perché si deve apparire. Ed è per questo che non si è.

Francesco Mappa Neuroscienziato, Criminologo, Pedagogista Giuridico esperto in Mediazione Penale Minorile, Familiare e Sociale

Potrebbero interessarti ...