Tu cominci dove termina l'infinito.
Mi vesto del tuo corpo profumato di passione e nel silenzio della tua ombra, laicamente superba, viaggio nel ricordo della purezza della tue labbra.
Sei un'opera divina.
Sei il tema ricorrente nella mia tremante esistenza, anch'essa oggettività del tempo teologico della scienza.
Non posso fare a meno della tua essenza, della tua esistenza, mai così riflessiva ed accurata.
Sei tu la misura di me.
Francesco Mappa
Non può l'amore essere sintetizzato in un'aforisma. Ed è assurdo pensare che ci siano due amori uguali. Ogni individuo ama in maniera diversa dall'altro. Ogni amore ha le sue logiche, seppur strane, le sue ragioni, le sue aspettative. E non è concepibile paragonare il proprio sentire a quello dell'altro. L'unicità dell'Es ci spinge a credere che il sentimento individuale, che è l'insieme delle istanze psichiche in contrapposizione alle relazioni oggettuali, ha un'autoconsapevolezza empirica che non può avere costrutti altrui. Si può persino amare alla follia, al punto che se non corrisposti, lo stesso diviene prima odio e, successivamente, indifferenza per il soggetto amato. Pertanto, chi crede di sapere tutto dell'amore, in realtà non sa niente. Non è un caso che, nonostante se ne parli da sempre, l'umanità ne abbia sempre più bisogno come l'aria. Ed è per questo che non mi stancherò mai di descriverlo.
Dr. Francesco Mappa Neuroscienziato, Criminologo, Licenza in Sessuologia Patologica
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