La mente è in continuo movimento e non è facile arrestare il continuo chiacchiericcio di sottofondo, quella serie di pensieri che parte da un punto qualsiasi e crea mille agganci mille propaggini.
La si può in parte ammorbidire con tecniche di meditazione, con l'uso intelligente di tecniche corporee, con la ripetizione di mantra, l'attività fisica o prestando completa e totale attenzione a ciò che si sta facendo.
Anche la scrittura può venirci in aiuto e se non si riesce con questa a silenziare la mente, possiamo incanalare il flusso dei pensieri e dar loro una forma strutturata, per esempio creando un dialogo con se stessi.
I personaggi possono essere quindi due parti di sé che sono in conflitto o che cercano un'armonia per esempio la parte mite e quella ribelle, la parte attiva e quella indolente e così via.
Immaginando due volti di questi aspetti di sé creare delle battute di dialogo magari ammorbidite da qualche sguardo, da qualche silenzio ,da qualche gesto. E preferibilmente pensare a una situazione specifica a un accaduto per calare questa conversazione in qualcosa di più concreto.
Oppure, muovendosi lungo la linea del tempo, immaginare un breve dialogo tra l'io di adesso e quello del passato. Anche qui, usando gli accorgimenti descritti sopra, vedere davanti a sé l'io di un tempo e quello del passato, con le loro peculiarità fisiche e di pensiero, e lasciarli parlare con alcune battute di dialogo. Rimproveri, ammonimenti, congratulazioni...
O ancora un dialogo tra l'io presente e quello ipotetico del futuro. Anche qui ricostruire volti e movenze di questi due io che partono sempre da se stessi e a questo punto riferirsi a un evento immaginato più che concreto. Magari quest'io futuro sarà diventato più vecchio, più saggio, più arrabbiato, avrà raggiunto degli obiettivi e potrà parlarne all'io di adesso.
O l'io di adesso potrà fare delle promesse dei fatti all'io futuro affinché raggiunga un certo risultato materiale o interiore che sia.
Un gioco, un piccolo lavoro, una breve indagine su di sé che aiuta a istradare i pensieri in un contenuto che ci appartiene, con dei possibili percorsi evolutivi.
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