Autobiografia: tra romanzo e terapia


 autobiografia

Perchè scrivere la propria autobiografia? Perchè è la moda del momento? Per lasciare agli altri un'impronta della nostra vita?

 La domanda non può che essere retorica. Nè lo scopo principale

può dirsi quello di creare un romanzo da vendere in libreria o in e book nella speranza che diventi

il capolavoro del momento. Nello scrivere quindi non ci sentiremo sottoposti all'opinione di un

pubblico che vuole a tutti i costi un contenuto avvincente. Siamo così liberi di raccontare noi

stessi. Nulla poi esclude che in futuro, con gli opportuni ritocchi, la narrazione possa diventare appetibile anche per un pubblico.

 

Un'autobiografia serve per parlare di noi e con noi, per ripercorrere le tappe della nostra vita,

scrivendo, con un sguardo nuovo. Magari creando un personaggio parallelo, mescolando accaduto e immaginazione, al fine di pensare a un'alternativa possibile per la nostra persona.

Nell'accingerci alla stesura dovremo innanzitutto pensare a un punto di partenza e a un punto di arrivo, in mezzo al quale si snoda una trama, che come in un romanzo, sarà fatta da gesti azioni e modi di essere di personaggi amici e personaggi antagonisti.

Si tratta di pescare, come in un gioco, reinventandoli, peronaggi e momenti felici e meno felici, cercando di dare una certa organicità alla storia, ma senza troppe preoccupazioni

letterarie.

 

Ripercorrere luoghi momenti e persone con attenzione ai dettagli.

E mentre reinventiamo chissà che non avvenga una vera trasformazione ...

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