Il lavoro di mediazione familiare con le coppie in crisi


FamigliaVivo in una realtà, che seppur piccola e molto cattolica, vede sempre più coppie avviarsi verso la separazione legale.
La durata della vita media di una coppia si sta sempre più accorciando e spesso queste separazioni avvengono senza alcun tentativo di recupero della situazione conflittuale.
Si avverte la non volontà e la paura dello sforzo necessario, che bisogna fare, per provare a ricostruire i rapporti che si sono deteriorati per le cause più diverse dalla fine della passione al tradimento, dalla mancanza di dialogo all'eccessiva litigiosità.

Quando la coppia non funziona più, invece che provare a cambiare modalità di relazione, invece che uscire dalle proprie posizioni sembra più facile e conveniente chiudere, giustificandosi con l'impossibilità di proseguire o con l'incompatibilità di carattere.


Una delle cose più difficile da affrontare è quella di provare a rimettersi in gioco,magari affidandosi ad una Mediazione Familiare, considerando che l'obbiettivo della Mediazione Familiare non è quello di risanare a tutti i costi la relazione, ma quello di far luce sulle dinamiche che hanno attraversato la coppia e che hanno determinato la crisi attuale.

 

Bisognerebbe portare a conoscenza delle coppie che stanno attraversando una crisi, alla quale loro non hanno trovato soluzione, che una buona Mediazione Familiare porta al superamento della crisi attraverso il ripristino della giusta comunicazione quella capace di riaprire un dialogo per un sereno coinvolgimento nella coppia da parte di entrambi, oppure si arriva ad una separazione dove gli aspetti dolorosi sono attutiti da una comprensione reciproca della scelta.

Un buon Counselor Relazionale specializzato in Mediazione Familiare deve saper comunicare alla coppia che chiede aiuto che in mediazione si terrà soprattutto in considerazione la loro relazione e l'interazione tra i partner, prima ancora che le problematiche del singolo individuo. Uno dei primi passi che si faranno è quello di far comprendere ad ogni membro della coppia in quale maniera conscia od inconscia ha contribuito a determinare la crisi, è giusto che comprendano i contributi reciproci che entrambi hanno dato indipendentemnte da quanto ognuno dei due ritenga l'altro responsabile della situazione. Ciò significa che ognuno ha eguale responsabilità nell'avere determinato la conflittualità che ha portato alla crisi.

Quando viene compreso questo aspetto i membri della coppia possono iniziare ad esprimere liberamente le proprie difficoltà e i propri bisogni le domande che verranno spontanee ad ognuno saranno " come farò a comunicare questo aspetto di me all'altro? " " quello che dirò come potrà modificare il clima della mia relazione e cio che l'altro pensa di me? " o " se racconterò questo mio sentito o provato deluderò l'altro? ".

Si tratta allora di intraprendere un percorso di condivisione delle proprie debolezze e di sostegno reciproco, di recupero dell'intimità e della costanza affettiva. E' possibile allora riparare ferite antiche,perdonare mancanze, riconoscere limiti del partner e arrivare infine a vivere la coppia come strumento di crescita, affermazione e maturazione.

Attraverso il lavoro di Mediazione Familiare entrambi i coniugi avranno dei cambiamenti significativi che rappresenteranno un arrichimento non solo per la relazione in sé ma anche per il singolo individuo come catalizzatore di potenzialità altrimenti congelate da fantasmi del passato.

Anna De Angelis

http://www.benessere.com

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