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l’ultima volta vi ho promesso che oggi avremmo affrontato gli aspetti legati alla Relazione e ritengo di fondamentale importanza cogliere, a tal fine, illinguaggio impiegato dai gruppi nella loro vita.
Il gruppo utilizza tre modi di comunicare:
1. Linguaggio dell’azione;
2. Linguaggio simbolico;
3. Linguaggio razionale.
1. Linguaggio dell’azione
È il più arcaico e difficile da interpretare, si tratta di un linguaggio analogico fatto movimenti del corpo, di messaggi non verbali, prossemica ; fatto insomma di linguaggio paralinguistico, cinesico, prossemico e aptico.
Tutto ciò che succede nel gruppo è comunicazione.
2. Linguaggio Simbolico
E’ fatto di sogni, miti, giochi, scherzi dell’azione e della parola. Linguaggio con cui non si trattano le cose di gruppo ma i suoi sentimenti che vengono espressi più o meno verbalmente in modo tale che, chi li vede, non li riferisce alla situazione del momento. Sono messaggi che dicono qualcosa dell’atmosfera del gruppo, com’è vissuto dalle persone. Parlano di qualcosa ma manifestano qualcosa d’altro.
3. Linguaggio Razionale
E’ il linguaggio usato per il compito. Con esso vengono distribuiti i ruoli, le norme, gli obiettivi. E’ il linguaggio utilizzato per analizzare un problema e per trovarvi la soluzione.
Il gruppo è in movimento costante alla ricerca perenne dell’equilibrio, dell’omeostasi
La funzione della comunicazione al suo interno è fondamentalmente quella di esprimere concretamente gli aspetti che concorrono al suo equilibrio.
Infatti, vi è sempre una tendenza ad una coesione non coesa, non esiste la perfezione e cos’ come c’è una leadership esiste sempre la devianza.
I tre aspetti che ci consentono di analizzare a fondo la comunicazione per cogliere l’omeostasi, sono:
- coesione del gruppo;
- leadership;
- rapporto tra norma e devianza.
Li affronteremo ad uno ad uno nel nostro prossimo incontro e per ora vi saluto e come sempre vi lascio con i nostri molteplici spunti di riflessione.
A presto
My Counselor Manuela Fogagnolo
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