A trentacinque anni
fluttuavo persa, perseguitata…
un telo nero colava
sulla mia testa.
Buio. Soffocavo.
Allora ho scavato a fondo
per cercare la luce
che avevo perso:
scavavo e piangevo,
rimescolando la mia anima.
Poi un raggio bianco
mi ha presa in braccio…
sono uscita, affannata,
mentre il telo si scioglieva
come pozzanghera…
Ho respirato
ancora e ancora,
e i miei occhi
hanno cambiato rotta:
da figlia a madre,
da bimba a donna.
Ora respiro
e mi espando,
navigo al sicuro
nel fiume della mia vita…
A trentasei anni
una mattina
mi sono svegliata
adulta.
Monica
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