Counseling


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Esistono pagine e pagine di testi in cui ritrovare la definizione tecnica del Counseling come relazione di aiuto o agevolazione per il superamento degli empasse della vita quotidiana tra un "helper " (counselor) ed un "helpee"(cliente).
Ma questa, a nostro avviso, è solo una delle identità del counsling, che, afferendo esclusivamente alla "saluto -genesi " dell'individuo si traduce, nei fatti nel modo di essere e di gestire la vita nell'ambiente che ci vede intrecciare relazioni personali, sociali e professionali.

Se, infatti, ci si sofferma a considerare come nasce il Counseling, ed in risposta a quale esigenza della vita di ognuno, ci si rende subito conto di come esso sia nato, innanzitutto, come sentiero per trovare risposte a quei temi su cui l'uomo da sempre si è interrogato.

Contrariamente a quanto divulgato da più parti, il Counseling ( dal latino consulère) è stato solo "restaurato " e rivisitato dalla cultura anglosassone ed americana che, riconoscendone il valore profondo, lo hanno recuperato tra le macerie della cultura europea.


Il De Vita Beata di Seneca si apre con le seguenti parole :" Tutti gli uomini vogliono essere felici ma nessuno sa bene come"......e poche righe dopo " decidiamo dunque dove andare e come andarci con l'aiuto di una persona esperta( ecco le skills) che abbia già fatto il percorso sul quale procediamo.
Le condizioni di questo viaggio non sonno le stesse degli altri nei quali il tracciato di una vita e le notizie altrui ci impediscono di sbagliare;
Qui, invece, sono le strade più battute e conosciute a trarre in inganno". Siamo, presumibilmente, nel 58 a.C . si parla Counseling ; si parla di Empatia.

Ciò che è venuto dopo è chiaro a tutti. In una sorta continuum, che ha attraversato la storia, il Counseling si è attualizzato e connotato nella cultura d'oltreoceano.
Queste righe di Rollo May rielaborano il concetto di specificità, anticipato da Seneca secoli prima, nell'invitare ognuno a seguire il proprio sentiero personale non quello battuto dai più per andare alla delle uniche risposte possibili per se stessi alle domande personali.
Un uomo è qualcosa di più del corpo che possiede, del lavoro che svolge, della posizione sociale che occupa e una donna è qualcosa di più dell'essere madre, dell'avere fascino o dello svolgere un certo lavoro.Sono solo alcuni modi con cui esprimiamo noi stessi.
La totalità di questa espressione è il riflesso esterno di quella struttura interna che, in modo vago, chiamiamo personalità " e noi completiamo dicendo Personalità Unica e Speciale per ognuno ".
"E' con la nostra "personalità" come dice R.May che stiamo nel mondo ; nel nostro mondo interiore e in quello che ci circonda. E' con questa personalità che seguiamo il nostro percorso e comunichiamo con noi stessi e con gli altri; e se, come scriveva Watzlavick "non si può non comunicare ",essere "counselor" nella professione e nella vita, nei fatti ,significa migliorare il nostro modo di comunicare ( con noi stessi e con gli altri ) determinando, in concreto un miglioramento della qualità della vita.

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