Gli studi sull’esito dei percorsi di counseling hanno focalizzato l’attenzione, tra le altre cose sulle tecniche specifiche e sui fattori intrinseci della relazione tra counselor e cliente. Da una metanalisi effettuata, anche in ambito psicoterapeutico (Lambert e Barley, 2001), su circa 100 ricerche è emerso che i fattori relazionali incidono per il 30% sul risultato di un buon percorso di counseling mentre, le tecniche specifiche spiegano soltanto il 15% del successo. Queste variabili relazionali sono: lo stile razionale e le caratteristiche personologiche del counselor, l’empatia, il calore e la congruenza espressi in relazione e l’alleanza operativa.
L’azione sinergica di queste variabili accresce molto le probabilità di un esito positivo di tutto il percorso. i clienti tendono ad attribuire il successo ottenuto alle caratteristiche del counselor che vengono descritti come calorose, attente, disinteressate, comprensive e rispettose. Molteplici studi hanno identificato una serie di variabili relazionali efficaci capaci di orientare positivamenteil percorso di counselng. Queste variabili sono risultate: la credibilità del counselor l’abilità, la comprensione empatica, l’accettazione incondizionata del paziente, la capacità di focalizzare l’attenzione del cliente sull’esperienza affettiva, e la congruenza del counselor. Ciò che emerge da queste ricerche è che nelle terapie che hanno un esito positivo, il cliente si sente compreso, accettato e apprezzato in un modo che è significativo per lui in quel momento.
L’alleanza operativa viene concettualizzata come composta da tre elementi: modalità, legami e obiettivi.
Le modalità attengono ai comportamenti tenuti all’interno della seduta, i legami riguardano l’attaccamento tra counselor e cliente, la fiducia reciproca e l’intimità (Safran 1991), gli obietivi sono relativi alla condivisione delle prospettive del percorso intrapreso. Date le premesse, la formazione alle abilità relazionali è cruciale per il counselor principiante ed è altresì importante che i counselors imparino ad adattare il loro stile di risposta e (entro certi limiti) le proprie caratteristiche personali alle caratteristiche personologiche e comunicative dei clienti, allo stadio del cambiamento, alla motivazione e allo stile di attaccamento.
E', inoltre ,utile che i counselors vigilino sulla propria capacità di relazionare con i clienti poic essa può essere inficiata dallo stress e del burn-out. (Norcross, 2002) Gli approcci umanistici integrati ("terapia" centrata sulla persona, gestalt e analisi transazionale) di derivazione fenomenologico esistenziale focalizzano l’attenzione del counselor (sia nelle sedute che durante il processo formativo) sulle tematiche relazionali appena descritte ottenendo un consolidamento dell’alleanza operativa prima di applicare latecnica più adatta al cliente scegliendola in una sorta di "cassetta degli attrezzi" che attinge pragmaticamente dai modelli teorici scientificamente consistenti. Questi modelli hanno come obiettivo il potenziamento della capacità dell’utente di riconoscere ed integrare i processi affettivi ed emotivi nel "qui ed ora". il setting è caratterizzato dall’accoglienza empatica e comprensiva tipica dell’approccio “Centrato Sulla Persona” (Rogers, 1950). La focalizzazione sulle emozioni è connotante dell’approccio gestaltico e avvicina questi metodi alla visione attuale dei sistemi emozionali-motivazionali ritenuti centrali nell’organizzazione dei comportamenti normali e patologici. Lo studio dei sistemi emozionali-motivazionali è stato sviluppato approcci differenti (cognitivistici, dinamici, umanistici e neurobiologici) e si sono delineati alcuni principi fondamentali comuni:
•L’esperienza emotiva è centrale nella determinazione delle risposte dell’individuo all’ambiente e interagisce con la valutazione cognitiva nella organizzazione dell’immagine di se dell’individuo
•Le emozioni sono quindi gli organizzatori fondamentali del comportamento e dei sistemi di significato dell’individuo e costituiscono i processi fondanti delle relazioni sociali
•La consapevolezza e l’espressione delle emozioni sono centrali nelle relazionidi counseling e nei processi di cambiamento.
Nella consapevolezza che i fattori della relazione correlano con gli esiti del percorso in modo più stretto delle tecniche specifiche, l’approccio umanistico integrato dedica alla gestione della relazione la maggior parte dello sforzo operativo e formativo. L'obiettivo formativo è addestrare i counselors alla postura relazionale fenomenologico-umanistica ed alla logica dell’integrazione pluralistica che è finalizzata a ritagliare l’intervento a misura del cliente.
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