L'uomo ha bisogno che il riconoscimento rimanga un avvenimento puntuale nella propria vita. Il compito di un counselor non è quello di cambiare il cliente ma di accompagnarlo nella scoperta della propria unicita'.
Decidere di fare counseling è una libera scelta fatta in autonomia nel momento in cui si avverte dentro di se' un disagio che si vorrebbe risolvere. Ci si ferma per ascoltarsi , parlare, percepirsi e riordinare l' interiorita'. Il counselor si predispone a creare uno spazio di accettazione e accoglienza in cui il cliente possa esprimersi in profondità e ritrovare i suoi veri bisogni e le sue vere aspirazioni. Il cliente si concede il privilegio di incontrare parti significative di sè e di scrivere insieme a loro la pagina successiva della propria vita.
Chiedere aiuto implica la consapevolezza di un " qualcosa che non va come vorrei " e quell' atto di volonta' a rendersi disponibili ad affrontare un cambiamento (in questo caso voluto e non subito), aperti e pronti ad accettare nuove trasformazioni e nascite interiori.
Per cambiare occorre conoscere cosa ci ostacola, accettare le difficolta'e i limiti, mettere in conto l'attraversamento di momenti di confusione e vulnerabilita', rivalorizzarsi , allenare le proprie qualita' ed agire facendo i passi necessari per conquistare la realta' che desideriamo.
La qualita' della relazione che si stabilisce fra counselor e cliente sara' uno degli elementi chiave per la riuscita di cio' che ci si è prefissati di raggiungere in una atmosfera di accoglienza e rispetto in cui ci si da' la possibilita' di ascoltarsi , sentirsi e ritrovarsi. "Dire di sè" è far conoscere e venire a conoscere, è un rivivere e un ricrearsi per meglio vivere e viversi.
Fare counseling è prevenzione, educazione, orientamento, è un regalo che facciamo a noi stessi per conoscerci meglio e migliorare la nostra vita, per rivolgerci quell' affetto necessario a un buon rapporto con se stessi indispensabile premessa per un buon rapporto con gli altri.
Ogni incontro è unico come ogni viaggio intrapreso e al contempo tutti toccheremo i luoghi comuni dello smarrimento, della tristezza, della rabbia ma anche quelli della serenita'e della pace poiche' non c'è ombra senza che ci sia anche luce.
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