La notizia terrificante di Carolina Picchio di anni 14 che si è suicidata buttandosi dal balcone mi fa provare rabbia e dolore, come accade ogni volta che si verificano casi del genere. Non si sa ancora cosa abbia spinto questa giovane ragazza a fare questo gesto disperato; se sia stata vittima di bullismo, oppure se soffocata da una particolare situazione familiare, stanno indagando; ma il punto non è questo, ciò che mi sconvolge è la soluzione che questa giovane ragazza, come altri in passato, ha trovato più risolutiva. E’ un argomento troppo delicato e complesso da discutere o analizzare e di certo non sta a me farlo, ma sicuramente mi spinge a pormi degli interrogativi come adulta, mamma, donna che quotidianamente si relaziona con i propri figli, con bambini o giovanissimi che rappresentano il nostro futuro su cui investire.
Trovo che questi ragazzi troppo spesso denigrati dagli adulti che non riescono a comprendere quanto invece siano fragili, spaventati e spesso angosciati da tutto ciò che è fuori di loro, avrebbero bisogno di essere accompagnati in questo periodo delicato della loro esistenza per poter poi diventare adulti forti e sicuri di sé.
Allora mi chiedo: perché nelle scuole non si mette come materia obbligatoria, sin dalle scuole elementari, l’apprendimento emozionale? Così come si impara e leggere e a scrivere si deve apprendere come gestire in modo positivo le proprie emozioni e imparare a sentire quelle dell’altro.
Oggi mi è sempre più chiaro che lo sviluppo tecnologico, l’informazione e la preparazione da un punto di vista didattico da soli non bastano per rendere le persone felici, libere e sicure di se stesse.
Credo che se si facesse un passo del genere sarebbe un grande aiuto per tutti, e per tutti intendo i bulli, le vittime, le famiglie, gli insegnanti; tutti potrebbero godere degli effetti positivi grazie alla nuova materia: l’apprendimento emozionale.
Ma credo che questo rimarrà solo un sogno, il mio sogno.
< Prec. | Succ. > |
---|