Trovare il lato positivo delle cose


vasiImpariamo a trovare il lato positivo delle cose che ci accadono.
Questa fiaba cinese è un’ottima metafora da cui prendere consapevolezza.

I due vasi

Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.

Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto. Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua.

Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.

Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino: “Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa”.

La vecchia sorrise: ” Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi.

Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa”.

 

Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e gratificante. Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c’è di buono in lui.

Spesso abbiamo bisogno che sia un’altra persona a farci notare qualcosa che ignoriamo di noi.
Il confronto con gli altri è utile, specialmente se siamo in grado di apprezzare i feedback che riceviamo, siano essi positivi, come nella fiaba, siano essi negativi.
Dietro ad un rimprovero, ad un giudizio forte, puo’ nascondersi un grande insegnamento.
Saperlo cogliere è un passo importante che spesso dimentichiamo di fare lasciandoci andare allo sconforto o alla rabbia.

A questo principio del trovare il lato positivo è stato dato il nome di principio
di Pollyanna (Boucher e Osgood – 1969) ovvero, come riportato nell’enciclopedia della PNL ( Link  ) “l’abitudine o tendenza a trovare il lato positivo di ogni cosa. Pollyanna era originariamente il personaggio principale di un romanzo per ragazzi, scritto nel 1913 da Eleanor H. Porter e poi diventata il simbolo della ricerca del lato positivo.

La filosofia di Pollyanna è quella di mettere sempre in pratica il gioco del “sono grata” (the glad game) che le aveva insegnato suo padre. Il gioco consiste nel trovare sempre qualcosa per cui essere grati in ogni situazione.

Nel romanzo ebbe origine quando, a Natale, Pollyanna sperava di ricevere una bambola e invece ricevette un paio di stampelle, probabilmente per un errore dell’opera di beneficenza missionaria. Il padre allora le insegnò il gioco per cui Pollyanna avrebbe dovuto trovare un motivo per essere grata comunque. Trovarono che potevano essere grati perché “non ci servono!” ”

Voi che ne pensate?

Dal mio sito

 

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