Sempre più coppie entrano in crisi per diversi motivi e, quando decidono di chiedere aiuto, spesso è perché il disagio è arrivato al limite e la distanza affettivo-relazionale è diventata enorme.
Il counseling di coppia è innanzitutto uno spazio che i partner si impegnano a trovare nella loro vita: può sembrare un’osservazione ovvia ma in realtà è molto importante, perché significa che la coppia ha un progetto comune per risolvere i suoi problemi.
Il primo obiettivo a mio parere è quello di far riprendere una comunicazione efficace che parta sempre dalla singola persona, dall’espressione dei suoi bisogni e dei suoi desideri, dalle parole o dalle situazioni che possono ferire e in generale dai suoi sentimenti profondi, cercando per quanto possibile di rimanere in un atteggiamento di apertura e di non giudizio, prima di tutto verso se stessi.
Imparare ad essere centrati su se stessi è paradossalmente il primo passo per entrare in ascolto dell’altro, della sua diversità, delle sue istanze e delle sue reazioni, per provare a comprendere le sue ragioni, i suoi comportamenti, i suoi valori e ad empatizzare ed accettare i suoi sentimenti.
Dice Carl Rogers: «…ciascuno dei due imparerà molto sull’altro se riuscirà a continuare a esprimere soltanti i propri sentimenti, senza muovere all’altro delle accuse».
Il tono accusatorio del tipo: «Tu hai fatto…», «Tu hai detto…», «Tu sei sempre…» è infatti il nemico numero uno nella comunicazione della coppia, in quanto l’altro si sente attaccato e quindi in dovere di difendersi. Questa difesa provoca chiusura, impossibilità di entrare in contatto con l’altro, in quanto vissuto come aggressore che vuole mettere in evidenza i difetti del partner per mettersi su un piano di superiorità. Come se volesse dire la verità definitiva nei confronti dell’altro ed etichettarlo con una frase che lo limita e la fa rientrare in un ruolo, un personaggio che inevitabilente gli sta troppo stretto.
Prendersi la responsabilità di essere autenticamente se stessi, di lasciarsi vedere dall’altro, anche nelle parti più fragili e ferite, comunicando le proprie confessioni più intime e scomode, è la porta d’accesso per imparare a comprendersi e poco per volta a fidarsi, rispettarsi ed accettarsi reciprocamente.
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