Esperienze di counseling on line

L’uso diffuso e trasversale del mezzo informatico come strumento di contatto e comunicazione, negli anni ha stimolato una lunga serie di abboccamenti da parte delle aziende e delle professioni più diverse che nel web hanno cercato e trovato una sede identitaria e commerciale. Senza entrare nelle singole specificazioni, una riflessione va al concetto di ascolto rispetto al mondo della rete, quindi agli utenti che vi cercano risposte per venire a capo di difficoltà personali.

 

Molteplici sono le opzioni attualmente disponibili: studi privati e studi associati, portali tematici, raggruppamenti per titolo di studio, forum… Insomma nel tempo si è sviluppata un’ampia area di possibilità, che consente a chi naviga di scoprire in autonomia molto di ciò che riguarda la propria salute mentale, emotiva e relazionale. Accanto a questo è però necessario soffermarsi sul fatto che quando una persona sente di avere un disagio, pure se è riuscita a scoprirne l’esatto nome scientifico, magari inquadrandone anche correttamente i parametri, poi cerca un contatto umano, qualcuno che nel grembo protetto della rete si fermi ad ascoltare proprio lei.

 

Si tratta di un discorso che ne apre tanti altri: potremmo infatti riflettere sul fatto che il web garantisce una distanza di sicurezza, oppure potremmo assumere un’altra prospettiva, zoomando su cosa implica delegare al virtuale, o ancora potremmo prendere in esame il grado di efficacia dell’intervento attraverso questo mezzo, pure potremo fermarci a ragionare in termini di marketing informativo, insomma qualunque sia il proprio punto di vista e qualunque siano le competenze da cui si parte per esprimerlo, resta un dato di fatto che mettendo in correlazione i tre elementi: web-aiuto-disagio, si moltiplicano reticoli di considerazioni che, a loro volta, si ramificano, si ramificano e ancora si ramificano.

 

Chi ha deciso di fare un’esperienza di ascolto professionale attraverso il web, viene in contatto con molte di queste ramificazioni, accumulando informazioni che, se si crede nel potere del lavoro comune, diventa indispensabile condividere. Coloro i quali lavorano intervenendo sulla salute ed il benessere dell’individuo non possono davvero esimersi dallo scegliere che posizione prendere rispetto ad un mezzo che, per la sua natura, implica la raggiungibilità immediata nonché la possibilità di prendere e di dare. Svolgere (anche per piccoli momenti ed in piccoli spazi) un intervento di counseling on line pone quindi davanti all’idea di reciprocità e di aiuto secondo varianti che stimolano una crescita professionale individuale multi sfaccettata, ancora una volta da non strizzare in categorie che escludono e riservano.

 

La giovane esperienza di un sito nato senza velleità può essere qui un’occasione di confronto, utile a chi in qualità di counselor vuole crescere insieme ai suoi clienti, pure quelli che nell’occasionalità o nella protettiva aura dell’anonimato, decidono di esporsi almeno un po’ cliccando sul tasto invio.

 

Il video qui proposto parla proprio di questo. Buona visione.

http://youtu.be/zhZSfE2yOMo

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