Comunicato da
CIPA
Ricerca internazionale sul Colloquio Motivazionale
Condividiamo il risultato raggiunto dalla Scuola CIPA con questa ricerca internazionale sul colloquio motivazionale, è la prima volta che una Università chiede ad una scuola di counseling di collaborare ad una ricerca occupandosi di selezionare dei counselor per istruire personale sanitario alle counseling skill con focus sul colloquio motivazionale; la ricerca e il lavoro è stato finanziato dal più numeroso Ordine in Italia il FNOPI (Federazione Nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche). Gli straordinari risultati dello studio suggeriscono di utilizzare personale formato all’accoglienza e al Colloquio motivazionale, poiché lo stesso potrebbe favorire minori riospedalizzazioni, contribuendo a far risparmiare il SSN. Certamente è un importante riconoscimento per il counseling, ritenuto strumento d’elezione per il benessere della persona in termini di self-care. INTRODUZIONE La prestigiosa European Society of Cardiology ha accettato la ricerca a cui CIPA ha collaborato insieme con i ricercatori di Tor Vergata. L’obiettivo della ricerca è stabilire se il colloquio motivazionale – Motivational Interviewing (una tecnica di colloquio molto usata nel counseling) unito ad una accoglienza (basata su tecniche rogersiane) del paziente può avere un impatto positivo sul self care di pazienti con scompenso cardiaco. TITOLO DELLA RICERCA “Motivational interviewing to improve self‐care in heart failure patients (MOTIVATE‐HF): a randomized controlled trial”. FINALITÀ DELLA RICERCA Il self-care, una componente essenziale nel trattamento dello scompenso cardiaco (HF), è inadeguata nella maggior parte dei pazienti. Con questa ricerca vogliamo valutare se il colloquio motivazionale (MI) migliora: 1) il mantenimento del self-care del paziente (endpoint primario; ad es. Assunzione di farmaci); 2) la gestione del self-care (ad esempio la risposta ai sintomi) e la fiducia in se stessi (self-care confidence, o l’autoefficacia); 3) il self-care anche a distanza di un 1 anno e 4) il self-care anche se sono coinvolti caregiver informali (badanti). RISULTATI Riteniamo che questo studio abbia importanti implicazioni cliniche. Poiché l’approccio del colloquio motivazionale (MI) è stato utile nel migliorare il self-care e il self-care può migliorare i risultati dei pazienti, in termini di riduzione delle riospedalizzazioni e morti e potrebbe diventare uno strumento economico interessante. Tuttavia, lo studio ha rilevato che l’MI non è facile da eseguire con le adeguate capacità tecniche e relazionali. In futuro, raccomandiamo [i ricercatori] ulteriori ricerche in cui il personale che esegue il colloquio motivazionale sia addestrato per periodi più lunghi e le abilità nel colloquio siano valutate prima che gli sia permesso di eseguire l’intervento. In conclusione, lo studio ha dimostrato che l’MI eseguito da personale infermieristico addestrato è risultato efficace nel migliorare significativamente il self-care degli adulti con scompenso cardiaco. Includere degli operatori sanitari formati all’MI può aumentare l’efficacia di un intervento su pazienti con infarto miocardico, in particolare nella gestione della cura di sé. Abbiamo dimostrato che l’MI può influire sul self-care fino a 1 anno.
Si veda articolo:
Motivational interviewing to improve self‐care in heart failure patients (MOTIVATE‐HF): a randomized controlled trial
April 2020 https://doi.org/10.1002/ehf2.12733
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ehf2.12733
< Prec. | Succ. > |
---|