Il Centro Psicopedagogico per l'Educazione e la gestione dei conflitti propone il seminario*
* È possibile richiedere la realizzazione del seminario presso la propria organizzazione.
La gestione dell'adolescente conflittuale.
Come riconoscere e gestire la naturale trasgressione adolescenziale
Venerdì, 22 Marzo 2019, 08:00
a Sabato, 23 Marzo 2019
Durata: venerdì pomeriggio e sabato giornata intera per un totale di 11 ore.
via campagna 83 - Piacenza
Descrizione
L’adolescente attuale è una persona che si nutre di valori e relazioni fondamentalmente affettivi,
generati dall’epocale trasformazione degli stili educativi familiari, che negli ultimi 20/30 anni hanno
visto emergere la figura del bambino come soggetto baricentrico rispetto alle relazioni familiari. Un
bambino protetto, accudito, riverito, al quale non è permesso di subire particolari frustrazioni
evolutive di crescita.
Un individuo, in buona sostanza, poco abituato a vivere la colpa e la paura come sentimenti
necessari per intercettare limiti ed errori.
Semmai, una persona che organizza la sua infanzia in base ad un’adorazione narcisistica rispecchiante dei suoi genitori, che puntano esclusivamente sul suo benessere psicologico ed emotivo.
Inoltre, gli adolescenti di oggi sono persone socialmente competenti (mai prima ad ora i ragazzi adolescenti hanno avuto così tante possibilità esperienziali e cognitive), ma affettivamente immaturi.
L’eccessiva vicinanza della famiglia nei confronti dei figli adolescenti determina, in realtà, un aumento del rischio di un’escalation conflittuale che si connota come volontà di allontanarsi e
prendere la propria strada.
Una sorta di lacerante conflitto tra un’energia centrifuga che vorrebbe la personalità adolescenziale fuori, alla scoperta, all’avventura (sociale) e una forza centripeta che attrae verso la pancia della famiglia, verso una regressione infantile.
Questa conflittualità prende forma attraverso forme di disagio nei confronti del proprio corpo (anoressia e bulimia, ad esempio) o di disperazione profonda rispetto alle aspettative sociali
(difficoltà scolastiche, difficoltà a collocarsi adeguatamente nel mondo del lavoro).
Obiettivi
- Saper riconoscere il conflitto distinguendolo da altre forme (rabbia, violenza) e saper esplicitarlo
creando una distanza adeguata con le emozioni proprie e dell’adolescente.
- Riconoscere la trasgressione adolescenziale come modalità comunicativa che attiene ad una
richiesta di emancipazione.
- Gestire la separazione e l’allontanamento adolescenziale attraverso proposte di utilizzo di
strutture rituali.
- Recupero del “codice paterno” come strategia di riconoscimento del limite, delle regole e dello
stare al mondo
Metodologia
Prevede esercitazioni, attività di gruppo, restituzioni, dimostrazioni operative.
Docente: Filippo Sani
A chi è rivolto:
Insegnanti, assistenti sociali, counselor, responsabili o coordinatori di gruppi, avvocati, formatori, educatori.
INFO
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