Seminario di avviamento alla professione di counselor
LIBERA UNIVERSITA' DEL COUNSELING
ASSOCIAZIONE COUNSELOR PROFESSIONISTI
Castello della Rancia TOLENTINO
24 E 25 LUGLIO 2010
Il lavoro di rete
La deontologia professionale
Il colloquio di counseling
Il riconoscimento della professione
L'immagine professionale
La privacy e la accettazione incondizionata
Le competenze professionali
Progettazione e finanziamenti
Counseling in comunità
Partire dal territorio
Come non perdere il cliente
Il commercialista è indispensabile?
Come si fa a trovare clienti e come si fa a farsi pagare
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Presentare la professione
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La prima immagine che il counselor dà di sé e della propria professione passa da ciò che si dice della professione e del professionista. Come presenti la tua professione? Cosa dici? Usi la definizione di counseling? Definisci la tua professione per differenza con le altre o ti impegni a spiegare i contenuti del counseling?
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Definire la professione per contenuti: è preferibile solitamente definire la professione per contenuti, poiché dire “ciò che si fa” incuriosisce e fa riflettere l’altro sul servizio che offri. Se l’altro riflette sul servizio che offri può pensare di averne bisogno o che qualcuno che conosce può averne bisogno e domandarti il recapito.
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Presa in carico del cliente:
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Breve, a cicli, ripetibili scanditi e/o dai tempi dell’anno e dalle fasi e circostanze della vita del cliente. In modo che non generi né dipendenze né abbandoni.
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La presa in carico del cliente non cessa. I clienti possono ritornare anche dopo molti anni, per problemi diversi. Il cliente può riattivare la relazione quando vuole.
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Pluralità di modalità di contatto, non solo e semplicemente le tradizionali sedute (sms, cena a casa, passeggiate, mail, incontro volante, gruppi d’incontro, incontro seminariale, colloquio al termine di conferenze, conferenze,…)
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Evitare la gestione di pseudo cartelle cliniche ma tenere appunti narrativi sulla storia di vita del cliente (usare pseudonimi e nomi di battesimo, invece che cognomi, storie di vita autobiografia).
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Atteggiamento professionale
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Vocabolario e terminologia tecnica semplice e concreta: Le parole usate debbono toccare l’altro
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Basso profilo: non mettere in imbarazzo, non usare il potere, non far sentire in colpa, non guardare dall’alto verso il basso, non autodefinirsi troppo, ma non essere sciatto o insignificante.
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Non ti lamentare, ma racconta la fatica che fai come fosse una vanteria
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Individua sempre almeno due posizioni da prendere e non irrigidirti su un solo atteggiamento
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Vestirsi dignitosamente con un particolare che sorprende (o fuori-posto), non essere mai del tutto a posto e scontato
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Il setting è la relazione medesima. Non per forza nello studio (in ogni caso come deve essere lo studio?). Qualsiasi luogo può andar bene ma non un luogo qualsiasi. La necessità di uno spazio e di un tempo protetto.
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Economia: Finalizzata allo scopo. Basso costo (l’insieme del molto poco, fa il molto)
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Privilegio del privato (contratto a progetto, P. IVA, associazionismo, indipendenza)
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Come si fa a farsi pagare
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Clienti: Un amico può diventare cliente se individui la posizione in cui metterti. Il counselor in un gruppo sceglie sempre la posizione in cui può massimizzare le relazioni (a tavola mai a capo-tavola, ma nel centro del lato lungo, per riuscire a relazionarsi con il maggior numero di persone possibile).
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L’accoglienza e la presentazione. L’impatto con il cliente nei primi 10 secondi. Gestire il tempo con professionalità, ad es.: non farsi bruciare tutto il lavoro svolto sulla soglia della porta alla fine dell’incontro.
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Dolore. Il cliente è una persona con un’infelicità a cui va la nostra accettazione incondizionata.
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Il counselor è tenuto a far rispettare al cliente i tempi, gli spazi e i modi (l’appuntamento, il pagamento e la durata) dell’intervento di counseling. Come capire che quel cliente non fa per te
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Il counselor basa la propria professione partendo dai bisogni dei propri clienti o del proprio territorio.
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Counseling on line. gestione e memorizzazione password (Evitare i sistemi di memorizzazione proposti sul web per costruire password). Web (cosa c’è scritto sul web di me e cosa voglio aggiungere per modificare o costruire la mia identità professionale sul web).
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Rete con altri professionisti: medici, psichiatri, counselor, psicologi, assistenti sociali, insegnanti; strutture pubbliche e private: province, ospedali, scuole, prefetture ecc). Il counseling si connota come una professione per le professioni, una professione al servizio delle professioni, ad esse ancillare.
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Fiscalità e amministrazione. Si può fare a meno del commercialista?
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La deontologia è semplice e concreta (codice deontologico con le linee guida essenziali, ma anche esaustive di una condotta pratica)
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Il counselor è tenuto a conoscere l’ambito legislativo e il quadro di riconoscimento della professione del proprio paese.
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Come si propone un progetto? Come si fa a far accettare il proprio progetto? Cosa sono i bandi e come si fa a compilare un bando per avere finanziamenti.
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