FORMARE GLI ADULTI: prima parte IL COUNSELOR SI INTERROGA


Per alcune associazioni, accreditate e note a livello nazionale, occuparsi di formazione è prima di tutto operazione commercialmente redditizia di marketing, affidata a professionisti capaci di gestire con immediatezza ed eleganza strategie e tecniche comunicative che risultano indiscutibilmente utili  per i formandi, per gli ambienti di lavoro in cui operano, per la società intera.

Più spesso, forse,  la formazione è opera di specialisti che in gruppo o individualmente svolgono il loro ruolo per convinzione, per forte motivazione a modificare situazioni che ciascuno di loro ha vissuto in prima persona  e che è possibile migliorare.

Nel primo come nel secondo caso, è certo che il formatore sente urgente e pressante un interrogativo: quali strategie, quali strumenti mi necessitano in primis per FORMARE UN  A D U L T O ?

 

Il counselor che si occupa di formazione degli adulti, (penso in particolare a chi, come me, ha per decenni avuto un rapporto privilegiato con i giovani), non può non domandarsi:

FORMARE GLI  A D U L T I  è come formare i giovani?

La risposta è, ovviamente, un deciso NO! dal momento che l’essere bambino, ragazzo, giovane è condizione diversa da quella dell’essere adulto, ma COME  e QUALI parametri stabilire utili ad identificare ed accogliere precisamente almeno alcune diversità?

La formazione per adulti prevede le stesse regole, le stesse strategie della formazione di bambini, ragazzi, giovani?

Gli adulti a cui mi rivolgerò potranno definirsi un gruppo? Essere e riconoscersi nel gruppo potrà condizionare in qualche modo il sentire di ciascuno? Quali condizionamenti a ciascuno verranno dalla relazione con gli altri, nel qui e ora tali da modificare l’efficacia dei messaggi che invierò ?

I condizionamenti che ognuno dei formandi-adulti vive in relazione alla propria pregressa formazione, allo stato di maggiore o minore gratificazione per il proprio lavoro, alla propria vita sociale, alla gestione del proprio tempo libero, o all’assenza totale del tempo libero, e soprattutto riceve nella vita quotidiana dagli stimoli ambientali, sociali, ecc...come modificano il rapporto con me formatore?

E il dialogo interno? Quello che ciascuno si sta dicendo “dentro”, mentre si dispone all’ascolto quali resistenze, quali aspettative genera?

...

A queste e ad altre domande è assolutamente necessario che il counselor provi a dare risposte, perché il suo ruolo possa essere efficace, incisivo, il che significa prima di tutto che perché il messaggio venga accolto dovrà essere rispettoso delle condizioni cognitive ed emotive di ciascun ...adulto

Sul dialogo interno, in particolare vorrei concedermi una digressione che definirei:

IL DIALOGO INTERNO E IL NOSTRO...TEMPO LIBERO, un esempio di condizionamento

             Una volta si chiamava prévue, ora si definisce trailer e non è soltanto una modifica lessicale: oggi il trailer ci “consente” di cogliere con precisione dettagli  trama e persino il finale di un film, i significati risposti, le intenzioni del regista, il grado di soddisfazione degli attori...

A noi la scelta:

a) ignorare il trailer, cambiare canale, voltare pagina ogni volta che la pubblicità sta pronta lì ad...informarci

b) adeguarci immaginando di guardare quel film (perché voglio andare al Cinema) già conoscendo trama, sentimenti coinvolti, personaggi, incassi, gradimento del pubblico...per gustarlo nei particolari, scovando emozioni e significati tutti miei  (il che presume un livello di lettura filmica elevato e consapevole, sicuramente impegnativo)

CIASCUNO DI NOI PROVA emozioni e reazioni diverse a questa che è ormai una situazione diffusa e ricorrente, osserva analizza valuta, si pone domande si dà risposte e in base a queste ADATTA/MODIFICA il suo comportamento:

-         andrà più frequentemente o meno frequentemente al Cinema,

-         sceglierà con criteri diversi il film da vedere,

-         si “convertirà” alla visione di un film alla TV con annessa pubblicità,

-         registrerà dalla TV i film per depurarli con calma dalla pubblicità per poi gustarseli (di nuovo!?!) con una sola interruzione tra I e II tempo,

-         proverà di volta in volta soluzioni diverse che rispondano alle richieste ... della sua voce interiore

-         ...

E il nostro DIALOGO INTERNO ha così il potere di modificare il nostro RAPPORTO con il Cinema.

 

Nella seconda parte...qualche risposta

 

Cordialissimamente,

Giancarla Mandozzi

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