Laboratorio sul sogno
Anno 2009
“Un Dio è l’uomo quando sogna”
Holderlin
A chi si rivolge
• A CHI E’ ALLA RICERCA DI SE STESSO e vuole avvalersi dei sogni come guida privilegiata alla conoscenza di Se’.
• A CHI DESIDERA IMPARARE A COMPRENDERE IL LINGUAGGIO DEI SOGNI per la propria evoluzione e crescita personale, sperimentandosi all’interno di un Laboratorio/Gruppo.
• A TUTTI I PROFESSIONISTI DELLA RELAZIONE DI AIUTO che vogliano approfondire la conoscenza e la ricerca di questo preziosissimo strumento per lavorare anche con altri.
• A CHI CREDE NEL VALORE PROPULSIVO DEI SOGNI nella costruzione e realizzazione dei progetti.
Modalità
Si lavorerà esclusivamente sull’esperienza onirica dei partecipanti dando corpo e voce alla “realtà separata”.
I partecipanti lavoreranno con i sogni su 3 LIVELLI:
- EMOTIVO
- ANALITICO
- CORPOREO
attraverso:
- la condivisione del sogno (racconto)
- la decifrazione e lettura delle immagini oniriche (dialogo analitico)
- la rielaborazione motoria e creativa (messa in scena del sogno)
RI-VIVENDOLI, CONTINUANDOLI ed AMPLIFICANDOLI tramite la partecipazione collettiva e l’IMMAGINAZIONE CREATIVA.
La sperimentazione dei SOGNI RI-SOGNATI nel “Qui Ed Ora” con modalità ed approcci diversi – anche proposti e sperimentati dai partecipanti - permetterà di acquisire nuove chiavi di lettura e di stabilire un contatto con il proprio Sè che si svelerà attraverso l’alchimia delle immagini oniriche.
Info ed iscrizioni
TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI POTRANNO CONTATTARE
SOFIA SANSOLINI, Psicologa e Counselor (Conduttrice del Laboratorio) – Tel. 06.54.05.385 – email
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oppure
ERCOLE BONI, Counselor (Coordinatore ed Agevolatore) –
Tel. 333.11 75 324 - email
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IL GRUPPO SARA’ A NUMERO CHIUSO.
IL PRIMO INCONTRO UFFICIALE DEL GRUPPO SI TERRÀ IL 28 FEBBRAIO 2009 ALLE ORE 10.
Calendario degli incontri
Il Laboratorio si articolerà in 10 incontri che si terranno UN SABATO AL MESE dalle 10.00 alle 13.00 presso lo studio di Counseling “COME” di Via Tessalonica, 23, Roma (Fermata Metropolitana San Paolo), nelle seguenti date:
31 Gennaio – 28 Febbraio – 21 Marzo – 18 Aprile – 30 Maggio – 27 Giugno – 12 Settembre – 24 Ottobre – 28 Novembre – 19 Dicembre.
LE ORE DI LABORATORIO SARANNO CUMULABILI NEL MONTE ORE PREVISTO PER I CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE DI COUNSELING DELL’ASPIC E PER LE ORE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PREVISTE DA REICO.
VERRA’ RILASCIATO UN CERTIFICATO DI PARTECIPAZIONE.
"Nulla accade che prima non sia stato un sogno"
Dispensa
IL SOGNO……. NOTIZIE DALL’INTERNO
“.....un alito di musica o di sogno, qualcosa che faccia quasi sentire,
qualcosa che non faccia pensare….” (F. Pessoa da “Il libro dell’inquietudine”)
Questa citazione mi suggerisce la risposta più immediata, la meno pensata, alla domanda “Perché un Laboratorio sul Sogno”? ed evoca in me il suono delle parole di una grandissima maestra di vita, che mi ha accompagnato per un tratto nel percorso di crescita: “la mente è l’aiuto, la mente è l’ostacolo”. Allora ne capivo solo parzialmente il significato, solo molto più tardi ho compreso quale immenso continente sommerso e quanta creatività e libertà ci fossero al di sotto della “punta di iceberg” del pensiero.
Un alito di sogno…..descrive in modo poetico la leggerezza del sogno, proprio in contrapposizione alla pesantezza della materia nella quale siamo immersi, eppure il sogno può essere anche carico di angoscia fino a trasformarsi in un incubo e allora? Del sogno si parla in termini poetici ma anche usando espressioni quale mondo infero, in esso coesistono gli opposti, spazio e tempo sono apparentemente annullati, ma è meglio dire che sono condensati al punto tale da permetterci esperienze appartenenti al presente, al passato ed al futuro in un’unica realtà. ….. uno spazio e un tempo di cui ogni uomo ha esperienza perché il sogno è prodotto dalla sua stessa psiche ed è riflesso del suo mondo interiore, del Sé, il nucleo più profondo del suo essere….il sogno è mistero, una via davvero originale per ricevere…notizie dall’interno.
Queste brevi riflessioni ci introducono direttamente al LABORATORIO SUL SOGNO, un percorso che propongo a chiunque voglia imparare ad utilizzare i propri sogni come sviluppo del proprio potenziale personale e progettuale ed ai counselor interessati ad arricchire ed approfondire “dal vivo” conoscenze e modalità di lavoro con i sogni per accompagnare “l’altro” all’interno del suo stesso mistero.
Il Laboratorio vuole essere, anche, un’opportunità per dedicare al sogno, fonte di autoconoscenza, intuizione e creatività, uno spazio privilegiato per continuare ad attivare - anche da svegli - l’emisfero destro del nostro cervello, così poco sfruttato rispetto alle sue meravigliose potenzialità.
Quanti sanno che il miglior nutrimento per l’anima sono proprio le immagini oniriche? Esse sono vere e proprie icone sacre che racchiudono in sé un significato “altro”, una sorta di cultura enciclopedica, tesoro del nostro mondo interiore, sua ricchezza e potenziale creativo.
L’icona è un’immagine sacra poiché racchiude in sé significati affettivi e valori trascendenti che esprimono sia il tema misterioso, relativo alle nostre origini (miti di creazione), che quello relativo alla nostra vera e più profonda identità.
In quanto tale, l’icona ha una dimensione simbolica - perché va al di là del semplice oggetto che rappresenta - e una dimensione analogica – poiché rappresenta gli oggetti per mezzo dell’analogia (il significante rimanda direttamente al significato).
Il linguaggio del sogno è un linguaggio immaginale ci parla di noi, delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti attraverso vere e proprie icone: il sogno è un “occhio interiore” che osserva il nostro più intimo centro psichico, è l’esperienza più soggettiva che esista “…unico e comune è il mondo per coloro che sono desti, mentre nel sonno ciascuno si rinchiude nel suo proprio e particolare…” (G. Giannantoni, I presocratici, Testimonianze e frammenti). Ed è solo partendo dalle immagini del sogno che possiamo imparare a leggere i nostri sogni o, nel caso di coloro che lavorano con gli altri, restituire il sogno al suo sognatore, senza il rischio di interpretazioni irrispettose di quanto più prezioso esista nella psiche individuale.
Nessuna immagine riprodotta dall’uomo, in stato di veglia ha la potenza delle immagini oniriche…..”un dio è l’uomo quando sogna…”(Holderlin).
Gli antichi da sempre hanno considerato il sogno come il mezzo principe per entrare in contatto con il Divino (il sogno come divinazione) che pervadeva l’intero universo , una forte sacralità tutta proiettata all’esterno che ha originato miti, filosofie, religioni…….. solo molto più tardi l’uomo ha scoperto in se’ la propria dimensione divina, proprio quella dimensione a cui il sogno ci ricollega…….Questa continuità tra passato e presente, tra mondo antico e mondo moderno, tra esterno ed interno può aiutarci a riflettere su noi stessi, a riscoprirci nella nostra essenza più profonda da un’ ottica assolutamente diversa……sarà un’avventura affascinante, un viaggio interiore di grande respiro, una finestra aperta sul nostro stesso universo. Uno strumento con il quale possiamo fare luce su aree altrimenti inaccessibili alla coscienza, costituito da immagini prodotte da una matrice psichica, una sorta di intelligenza superiore capace di creare simboli pre-verbali, già presenti nella vita fetale.
Il sogno ci SVELA quel meraviglioso mondo sommerso di cui siamo per lo piu’ inconsapevoli, attraverso la messa in scena dello spettacolo di quanto avviene dentro di noi.
“Via regia all’inconscio”, “soddisfazione allucinatoria dei nostri desideri”…….”metafora della nostra stessa esistenza” affermavano Freud, Jung, Adler, Perls, e proprio quest’ultimo, il padre della Gestalt, subito dopo aver lavorato con un sogno chiedeva ai suoi pazienti di ripetere a voce alta: “e questa è la mia vita”, invitandoli a percepire le risonanze interiori, perché nel sogno proprio tutto ci parla di noi, ed attraverso l’attenzione ai nostri sogni possiamo svelare ed integrare tutte le parti del nostro essere, superare conflitti, provare sensazioni ed emozioni inavvertite, troppo spesso soffocate dal rumore del mondo esterno, conciliare e congiungere gli opposti che coesistono dentro di noi perché il sogno ci rappresenta in tutti i suoi personaggi ed anche attraverso gli oggetti, i paesaggi, le luci e le ombre.
Il Laboratorio, avrà un carattere essenzialmente esperienziale che ci permetterà di lavorare con i sogni in una dimensione gruppale, la dimensione più vicina a quella onirica poiché le stesso processo di comunicazione delle proprie immagini interiori in un contesto collettivo e sociale ha un funzionamento di tipo onirico che ci riporta ai popoli primitivi dove la condivisione dei sogni faceva parte delle normali abitudini culturali.
Il gruppo restituisce al sogno il suo ruolo sociale e relazionale perso con l’avvento della razionalistica società occidentale, il potere di creare e generare nuovi significati, e ri-aprire un passaggio tra mondo onirico e mondo della veglia, utilizzando quella che Bion chiama la “memoria sognante”, cioè una memoria di tipo onirico che rinunci ai propri riferimenti spazio-temporali e permetta il libero fluire di ogni pensiero o sentimento che emergerà durante i nostri incontri.
Sofia Sansolini
Counselor e Psicologa
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