La Lite – conflitto - peccato


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Il componente fondamentale del progresso.

La legge non può esistere senza frizione!

Il conflitto come il peccato a volte diventa l'unica possibilità di affrancamento da sistemi sociali in cui si è radicati e irretiti. Abbiamo spesso creduto che il peccato fosse "peccato", ma cos'è in effetti il peccato. Etimologicamente deriva da peccare che vuol dire errare, fallire, mancare e pare che non abbia grossi riferimenti linguistici o di provenienza.

Quando si fallisce o si manca, abbiamo spesso un'idea di fondo di profondo negativo, come se valessimo poco attraverso tale azione. Il peccato, come il tradimento può significare anche che l'individuo voglia andare via da dove è stato fino a quel momento, e quando il nucleo in cui era afferente, come a volte accade, tende a trattenerlo, a tenerlo con sé, allora può capitare che diventi indispensabile "tradire".

 

Gesù fu inchiodato alla croce accusato di essere un traditore della Legge, di essere bestemmiatore. Ma egli fu anche "costretto" a trasformarsi in tale, in quanto non bastò predicare, insegnare e dimostrare la sua nuova visione e intento di progresso delle coscienze umane. E il giudizio? Dipende da chi lo emette e sentenzia. È ovvio che se è mandato fuori da chi è facente parte del sistema stesso, lo giudichi con occhi della compagine d'appartenenza e quindi secondo le regole e le leggi di quell'ambito, a tal punto che sarà naturalmente proiettato a definire "traditore" chi intende uscirne fuori. E allora? Cosa succede?

In un suo brano il cantautore Niccolò Fabi dice: "non accettare il ricatto vincente o sconfitto", questa è la trappola in cui spesso cadono molte persone che per sentirsi liberi sono indotti a credere che per spostarsi da dove manca ormai vitalità per sé ci si debba sentire più forte oppure battuto-umiliato. Mero errore! È un proprio diritto poter cambiare e dire NO a quel che non ci rappresenta più, e se il nucleo da cui si proviene non vuole permetterlo, diventa necessario a tal punto dover "disubbidire" fino al punto di "tradire". L'alternativa può diventare sentirsi in colpa (sconfitto), oppure violento (vincente).

Invece no, "LA VIA D'USCITA E' LA PORTA", il potersi concedere di scegliere dove andare, ma prima di sapere cosa lasciare. È l'unica iniziale premessa all'AMORE, lasciare, tradire ciò che si è smesso di amare!

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