Sul finire del XIX secolo il PRAGMATISMO americano è la forma che l’empirismo tradizionale ha preso in America: infatti mentre l’empirismo europeo (BACONE, LOCKE, BERKELEY, HUME) considerava valida la conoscenza riducibile all’esperienza ed intesa come progressiva accumulazione e sistemazione di dati sensoriali… per il pragmatismo l’esperienza è aperta verso il futuro, è previsione, è regola d’azione.
Per PEIRCE la conoscenza stessa è ricerca che inizia dal dubbio e il dubbio stesso innesca il percorso che porta a generare la credenza (che è uno stato di calma e soddisfazione) le credenze che abbiamo sono gli abiti che, a loro volta, generano le nostre azioni il metodo che ci porta a fissare le credenze è il metodo scientifico giacchè si parte da una ipotesi e viene avvalorata l’ipotesi che, controllata sulle sue stesse conseguenze, è portatrice di successo pratico (che comunque non è mai definitivo). Con Peirce abbiamo il pragmatismo logico mentre sarà WILLIAM JAMES a proporre la versione morale e religiosa del pragmatismo: egli propone una visione “strumentale” della verità per cui la verità delle idee consiste nella loro capacità di operare e di renderci efficaci nel mondo; la verità è l’utilità di una idea rispetto ai fini del miglioramento della vita e della sua stabilizzazione (renderla meno precaria) la verità è un mezzo per la soddisfazione vitale in modo tale che la mente diventa uno strumento dinamico e funzionale all’adattamento ambientale. Allo stesso modo il bene e il male esistono solo in quanto procurano una soddisfazione o una delusione al soggetto agente e l’unica gerarchia possibile tra i valori è data dalla capacità di un’azione di determinare il minimo danno possibile per gli altri e il maggior numero di possibilità.
- concepire la mente in tal modo conduce James ad ampliare l’oggetto di studio della psicologia dai fenomeni percettivi ed intellettivi (interni) anche allo studio dei fenomeni sociali e ambientali pre-annunciando temi fondamentali che sarebbero stati poi sviluppati dalla psicologia della gestalt.
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