L'empatia e l'auto-empatia


empatia

L’auto-empatia è importante per poter poi facilitarci nell’ascolto dell’altro. Ogni miglioramento evolutivo è necessario se esercitato prima con noi stessi. Se non effettuiamo un lavoro di introspezioni con il nostro essere, sarà poi difficile pensare di essere compassionevoli o empatici con gli altri. Ciò che favorisce la comunicazione empatica è l’ascolto di se e dell’altro, ma ciò è possibile se siamo centrati su il Sé e non sull’ego. Per poter stare in sintonia con l’altro bisogna avere rispetto, solidarietà; essere pazienti e compassionevoli e soprattutto essere umili. Mai esprimere le nostre osservazioni. Non identificare mai le persone per il loro comportamento e le loro azioni. Noi non siamo il nostro pensare e agire, poiché tutto ciò è dettato dai condizionamenti. Il Counselor ha le potenzialità per guardare oltre la mente e l’ego del cliente. Bisogna guardare a fondo, dentro l’individuo e lì scopriremo la luce che ci accomuna gli uni agli altri. Condannare, proiettare, umiliare, etichettare e generalizzare sono tutti atteggiamenti che minano la comunicazione empatica che deve essere libera da schemi e preconcetti. La comunicazione empatica è genuina, sono i cuori che si esprimono e non le menti e l’ego.

 

A proposito di ciò vorrei raccontare una storiella che mi ha particolarmente colpito: “Un discepolo chiese al proprio maestro perché le persone arrabbiate urlassero tra di loro. Lui semplicemente rispose che gli individui arrabbiati urlano perché i loro cuori sono distanti e quindi non si sentono. Le persone che si amano incondizionatamente non hanno bisogno di urlare, anzi a volte nemmeno di parlare, poiché i loro cuori sentono sempre, perché sono vicini”.

Ecco cos’è l’empatia: due cuori in ascolto l’uno dell’altro.

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