Quando ero piccolo, se mia nonna mi vedeva inattivo, mi apostrofava subito con la frase: “Non si sta senza far niente!”.
Forte di questo insegnamento - che credo sia stato inflitto a molti di voi - ho cercato per buona parte della mia vita di trovare qualcosa da fare, tenermi impegnato o almeno mostrarmi tale.
Oggi voglio proporvi una strategia diversa e provare a mostrarvi come sia invece fondamentale, a volte, concedersi di stare senza far nulla.
Prima cosa un chiarimento: stare senza far nulla è diverso da annoiarsi. La noia è piuttosto una conseguenza del non fare niente mischiato ad uno stato d’animo negativo (solitudine, rabbia, tristezza o preoccupazione).
Fatta questa distinzione, ora possiamo affrontare la domanda: cosa succede quando stiamo senza fare niente?
Facciamo una prova, immaginiamo (o ancora meglio: facciamolo!) di sederci sul divano del nostro soggiorno e guardare il muro davanti a noi; la prima cosa che accade è che la nostra mente comincia a riempirsi di pensieri, immagini, ricordi; tutti questi fenomeni, se ci fate attenzione, sono accompagnati da stati emotivi.
Ad esempio: rivivo il momento in cui il mio capo mi ha fatto quel complimento sul mio ultimo report e mi sento invadere da un senso di orgoglio, oppure, penso al mutuo della mia casa e sento salire un sentimento di ansia, e così via.
Oltre a queste emozioni specifiche legata ad un pensiero ben determinato, se ci dedicate abbastanza attenzione, vi accorgerete che, mentre siete lì seduti, provate una sensazione generale, una coloritura emotiva di fondo che potrà essere positiva (piacevole) o negativa (spiacevole).
Ed è proprio la conoscenza di questa sensazione l‘obiettivo che vi sto proponendo.
Lo “stare senza far niente” ci da l’occasione di saggiare come stiamo psicologicamente, se siamo appagati della nostra vita o se abbiamo bisogno di cambiare qualcosa (per il che cosa ci vuole ancora un po’ di pratica!); negarci questo momento è come negarci di sentire, prima di partire per una lunga camminata, se ci fanno male i piedi o le gambe!
Quindi, la prossima volta che siete in metropolitana, a casa sul divano o in qualsiasi altro posto: spegnete i cellulari e, mia nonna mi perdoni, state senza far niente!
Fabrizio Carbonara - Counselor & Hr Consultant -
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