Ci troviamo spesso davanti a bivi, incertezze e perplessità.
Ci chiediamo cosa faremo domani, in che modo affrontare la precarietà del nostro futuro.
Iniziamo a fidarci del sesto senso... Quel qualcosa che ci fa sentire “sulla strada giusta”…
E’ abbastanza? A chi possiamo affidarci?
PIACERE, MI CHIAMO “CARRER COUNSELING”
In una società sempre più caratterizzata da un elevato indice di flessibilità e mobilità, l’orientamento rappresenta un processo continuo che accompagna l'iter formativo e lavorativo di ciascuno consentendo così una costante elaborazione di competenze e professionalità. Accanto quindi ad un orientamento scolastico, universitario, professionale di base emerge sempre più un orientamento finalizzato a sostenere esigenze di riconversione e di mobilità professionale interne ad un mercato del lavoro caratterizzato dalla necessità di rielaborare percorsi di professionalizzazione tramite lo strumento del Bilancio di competenze.
In tal senso compito del career counsellor è quello di porsi al servizio del soggetto, facilitando allo stesso tempo sia un processo di assunzione, personale e diretta, di responsabilità delle proprie scelte, sia la trasmissione o il rinforzo di alcune capacità del soggetto, nel quadro di una azione che assumerà forti connotati formativi (si pensi ad esempio alla scelta della scuola secondaria o dell’Università, ma anche, in età più matura, a scelte legate alla propria riqualificazione o riconversione professionale, alla ricerca di una occupazione, ovvero ancora alla scelta della modalità con la quale ci si pone, o ci si ripropone, sul mercato).
In questo quadro, l’azione di career counselling diviene una guida al soggetto per la costruzione di un proprio personale progetto di vita lavorativa, fondato su un sistema di decisioni di qualità che rispettando il profilo personale e professionale della persona, i suoi desideri e aspirazioni, le sue risorse e potenzialità, il personale sistema di riferimento, i vincoli e le opportunità che emergono dal contesto di riferimento, dai livelli di sviluppo economico del suo ambiente, dall’andamento del mercato del lavoro.
L’orientatore, (sia allo studio che al lavoro) dovrà essere in grado di supportare la ricerca della propria personalità lavorativa presso i propri Clienti, in riferimento alle possibilità del mercato del lavoro. In azienda si ricorre al Counsellor sempre più spesso per affrontare problemi di mobbing, burnout, team building ed altri che interferiscono con il raggiungimento degli obiettivi mediante l’ottimizzazione dei rapporti tra le Risorse Umane.
Il compito educativo e “l’approccio centrato sulla persona”del counsellor fa costantemente da collante, per caratterizzare il percorso e offrire gli adeguati feed back in modo da favorirne il processo decisionale.
Affidiamoci a noi stessi… Iniziamo a “fare”.
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