L’attenzione prestata agli eventi traumatici e catastrofici e alle loro conseguenze negli ultimi anni è salita progressivamente. Ogni giorno la società ha a che fare in modo diretto o indiretto con l’antica minaccia delle catastrofi naturali e con le traumatizzazione spesso causate dall’uomo stesso.
Proprio qui si inserisce il passo avanti che la nostra società contemporanea deve fare: superare l'attenzione esclusiva al corpo e alle ferite fisiche ed occuparsi anche delle ferite psichiche, altrettanto gravi e profonde che possono colpire l'adulto come il bambino, il giovane come l'anziano, il più forte come il più debole.
Sia i soccorritori professionali che quelli volontari necessitano di conoscenze e preparazione, devono sapere cosa cercare nelle persone e come intervenire; devono sapere con quale tipo di atteggiamento empatico possono accostarsi alla sofferenza della vittima senza traumatizzarsi a loro volta, assorbendo il dolore di chi li circonda. Nelle nostre città, sempre più spesso sentiamo di eventi violenti e inaspettati, assurdi o comprensibili, che accadono inevitabili. E sempre più spesso siamo esposti allo sviluppo di reazioni traumatiche. Chi subisce un trauma dopo un fatto cui assiste o di cui è vittima, “naturalmente” vive una situazione di stress.
Il Counseling nell’Emergenza si propone dapprima di sviluppare la capacità di riconoscere in Sé e negli altri le normali reazioni ad un evento stressante, per poi imparare a costruire relazioni adatte a queste eccezionali circostanze.
L’acquisizione delle abilità del Counseling per il soccorritore che sia professionista o volontario e per tutte le persone che fanno parte del mondo della crisi e dell’emergenza, tutela dalle situazioni stressogene e agevola la relazione con Sé stessi e con l’altro prima, durante e dopo gli eventi critici.
Silvano Croci
Responsabile del corso di Counseling dell’emergenza
della Libera Accademia Scienze Umane di Parma
www.lasu.it