... A PROPOSITO DELLA POSIZIONE DELLA CHIESA ...


cappella sistina

Vorrei condividere con voi un episodio che mi è capitato circa un mese fa. Attraverso un conoscente, sono stato contattato da un religioso che si era interessato alle mie iniziative legate a seminari e workshop circa un evento sulla coppia in chiave Counseling. Dopo circa un paio d’incontri utili per conoscerci meglio e per relazionare sui progetti, sono stato nuovamente contattato per fissare una data per organizzare un incontro formale. Il religioso mi comunica di essersi confrontato con i suoi parrocchiani. Essi si erano mostrati molto dubbiosi circa questa “dottrina” … Rimango stupefatto e mi soffermo dettagliatamente sui concetti legati al Counseling ed ai contributi che potrebbe portare nell’ambito della vita religiosa e cattolica. Secondo lui esiste un ostacolo insormontabile ed una difficoltà di dialogo tra la psicologia e la teologia.

E’ una distanza molto marcata poiché la psicologia ed il counseling in particolare, si avvale di “dottrine mistiche, orientali ed olistiche” che nulla hanno a che vedere con la religione cattolica. Questa esperienza mi è servita a consapevolizzare che la formazione alla vita religiosa è molto centrata al concetto mistico e poco realista circa ad esempio i temi sulla sessualità e genitorialità (…infatti avevo proposto un seminario sulla coppia….) in particolare sul celibato e la castità. E’ proprio vero che con l’evolversi delle scienze umanistiche è stata marcata influenza sulla relazione d’aiuto praticata in ambito religioso? Ciò avviene solo perché la Chiesa nel passato ha sempre avuto un ruolo predominante, più di altri gruppi di professionisti, sulle funzioni di aiuto anche attraverso figure laiche come i “facilitatori”. Questi incontri sono caratterizzati nel trovare soluzioni di problemi non solo spirituali, ma anche legati alle difficoltà di vita quotidiana. Secondo me, la scarsa conoscenza della persona umana dal punto di vista psicologico e delle modalità della comunicazione interpersonale incide negativamente sulla qualità degli incontri in quanto sono influenzati dalla loro personalità, cultura e spiritualità. Sono fermamente convinto che il Counseling abbia molto da offrire ai religiosi ed ai fedeli in generale. Il ruolo educativo, sociale ed assistenziale verrebbe rafforzato a livello di benessere psicofisico anche perché verrebbe meno la direttività, il dogmatismo e l’atteggiamento moralizzatore.

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