Amore e Psiche: una favola per il viaggio di ogni donna


amore e psicheLe favole parlano al cuore

La favola di amore e Psiche
un racconto simbolico che, nelle due diverse interpretazioni di Erich Neumann e Marie Louise von Franz, illustra il percorso psicologico del femminile

Le 4 prove del viaggio dell’eroina
Simbolicamente Psiche deve compiere il viaggio e superare 4 prove  prima di giungere alla consapevolezza del valore dell’essere donna, delle sue qualità e capacità personali.acquisire la capacità di scegliere,valutare  e mettersi in relazione col principio maschile senza diventarne vittima, senza compiacere o dipendere

Ecco la favola
c’erano una volta, in una città, un re e una regina, che avevano tre figlie. L’ultima, Psiche, è bellissima, tanto da suscitare la gelosia di Venere, la quale prega il dio Amore di ispirare alla fanciulla una passione disonorevole per l’uomo più vile della terra. Tuttavia, lo stesso Amore si invaghisce della ragazza, e la trasporta nel suo palazzo, dov’ella è servita ed onorata come una regina da ancelle invisibili e dove, ogni notte, il dio le procura indimenticabili visite. Ma Psiche deve stare attenta a non vedere il viso del misterioso amante, a rischio di rompere l’incantesimo. Per consolare la sua solitudine, la fanciulla ottiene di far venire nel castello le sue due sorelle; ma queste, invidiose, le suggeriscono che il suo amante è in realtà un serpente mostruoso: allora, Psiche non resiste alla “curiositas”, e, armata di pugnale, si avvicina al suo amante per ucciderlo. Ma scopre  la bellezza del dio Amore che dorme. Mentre estrae dalla faretra del dio una saetta  , Psiche rimane colpita e si innamora. Mentre Piche  regge il lume per guardarlo meglio dalla lucerna cade una goccia di olio sul corpo del dio che si sveglia e fugge.Il patto è stato violato.Psiche, disperata, si mette alla ricerca dell’amato e deve affrontare l’ira di Venere, che sfoga la sua gelosia imponendole di superare quattro difficilissime prove

 

LE PROVE
1) Dividere i semi: 
Districare un groviglio di sentimenti conflittuali e di affetti contrastanti.
2) Prendere un fiocco di lana del Vello d’Oro: 
Conquistare il potere e rimanere una persona tenera e comprensiva.
3) Riempire l’ampolla di cristallo: 
Tenere una certa distanza emotiva (aquila) nei rapporti.
4) Discesa negli Inferi:

Imparare a dire di no (alla curiosità). Esercizio della scelta. Stabilire una meta e mantenerla

La prima prova
dividi tutti questi diversi semi, sceglili ad uno ad uno e fanne tanti mucchietti, in bell’ordine. prima dì sera Il mucchio di semi era immenso.Era un’impresa impossibile.Una formica ebbe pietà di lei e andò a chiamare le sue compagne.Tutte le formiche andarono in aiuto di Psiche e in men che non si dica divisero tutti i semi. Venere tornò dalla festa e non credette ai suoi occhi.

SEPARARE I SEMI
Il mucchio e un’immagine  delle POTENZIALITA’ latenti,innate che vanno messe in campo per crescere altrimenti rimarranno solo potenzialità inespresse Per amare occorre saper distinguere. L’amore non è qualsiasi cosa, e amare presuppone la chiarezza. In questo senso l’amore non è affatto cieco, non può permettersi di esserlo. I semi (le esperienze passate) vengono ordinate e separate secondo la loro specie e qualità.

L’AIUTO DELLE FORMICHE
Perché le formiche? perché  sono capaci di cooperare anche senza comunicare fra di loro, quasi come se ognuna agisse coerentemente ad un proprio “ordine interiore”, identico a quello di tutte le altre. Nella stessa maniera si deve forse ricorrere a quelle forze interiori. E’ proprio la cooperazione,il lavorare in sinergia delle nostre potenzialità che ci aiuta a ritrovare nel caos un ordine nascosto e a trovare il nostro cammino

La seconda prova
prelevare e portare a Venere un po’ di lana(il vello d’oro) di alcune pecore che pascolavano lì vicino. Psiche si stava precipitando verso le pecore, ma una canna che cresceva lì la fermò. La canna le disse che quelle pecore erano arieti, belve feroci che avrebbero dilaniato il suo corpo.Le consigliò di aspettare la sera e di scuotere i cespugli lì vicino per poi prendere tutta la lana che sarebbe rimasta impigliata.Psiche ascoltò il consiglio della canna e superò anche la seconda prova.

LA CANNA
il femminile, deve solo interrogarla propria intuizione La canna è la saggezza segreta che sta dentro ognuno di noi e che può rimanere inascoltata per molto tempo, ma mai scomparire. Dunque la canna, che, mossa dal vento bisbiglia a Psiche come superare la prova affidatale, può essere vista come la nostra capacità di ascoltare la nostra intuizione cogliere i messaggi e le indicazioni disseminate lungo la Via per arrivare alla meta.

L’ A R I E T E
è la forza solare del ma­schile,impulsiva,irruente. Quando siamo impulsive  e precipitose…. l’atteggiamento migliore è aspettare il momento adatto senza forzare il percorso o gettarsi stupidamente in imprese impossibili, poiché così facendo tutte le sue fatiche non varrebbero a nulla. Quando siamo coinvolte  da una passione occorre aspettare,non farsi travolgere o sopraffare, ma neppure rimuoverla.Occorre capire la sua lezione  

La terza prova 
arrampicarsi su  un monte e riempire con l’acqua di una fonte sacra un’ampolla. Psiche sapeva che era un’impresa impossibile, perché le pareti erano troppo ripide per arrampicarsi. Mentre stava iniziando la scalata un’aquila reale le strappò l’ampolla di mano e gliela riportò colma d’acqua sacra.

AQUILA
rappresenta la riconciliazione con il maschile.Acquisire la capacità dell’aquila, ovvero quella di volare, di staccarsi dal corpo, dalla terra, per raggiungere mete che altrimenti le rimarrebbero per sempre ignote. e lo slancio spirituale del pensiero. Quando nell’agire le proprie sole forze non bastano occorre far ricorso alla forza della  speranza.Quando ci si trova in una situazione apparentemente senza uscita spesso sentiamo che ce la faremo se siamo capaci di resistere,di nutrire quella forza d’animo che si chiama resilienza Per amare occorre sollevarsi, volare. Al di sopra di cosa? Della morte, o meglio della paura della morte, intesa come paura di perdere qualcosa di sé nel dare all’altro  

La quarta prova
recarsi agli Inferi e chiedere a Persefone di mettere in un vaso un po’ della sua bellezza. Psiche non sapeva come fare per raggiungere gli Inferi, e stava pensando di suicidarsi, ma una torre le parlò e le disse che in una città vicina, c’era un cunicolo che portava agli Inferi, ma avrebbe dovuto non avere pietà.Doveva portare con sé due focacce mielate e avrebbe dovuto mettersi in bocca due monetine. Lungo il percorso avrebbe incontrato un asinaio zoppo con un asino zoppo che le avrebbe chiesto aiuto, ma lei avrebbe dovuto andare dritta senza fermarsi fino al fiume  Stige dove avrebbe incontrato  Caronte. A Caronte avrebbe dato  una delle due monetine per farsi accompagnare dall’altra parte del fiume dove avrebbe trovato Cerbero, un cane a tre teste. A lui avrebbe dovuto gettare una delle due focacce. Psiche riuscì a fare tutto bene e si fece consegnare il vaso con la bellezza di Persefone. Aveva superato tutte e quattro le prove. Tutte quelle fatiche però l’avevano sciupata, e allora pensò di aprire il vaso per diventare + bella di prima. La torre però le aveva detto di non aprire mai quel vaso, altrimenti sarebbe morta. Venere sapeva che il vaso conteneva un veleno e contava su quel veleno per uccidere Psiche.

La fine della favola
Psiche non resistette alla tentazione e aprì il vaso, ma nel vaso non c’era nulla, a parte un sonno profondo che la fece stramazzare al suolo. Dal cielo giunse allora Amore, che era riuscito a fuggire dalla cella. Amore rinchiuse il sonno nel vaso e punse Psiche con una delle sue frecce affinché riaprisse gli occhi. Infine la portò in cielo da Zeus che fece bere alla fanciulla un bicchiere di ambrosia. Psiche divenne immortale e divenne la moglie di Amore. Ebbero una figlia che chiamarono Voluttà e vissero felici e contenti.

TORRE Parlante
il consiglio della torre fu quello di non compiacere. Essa mise in guardia Psiche dal cedere alla “pietà”, quale modalità di relazione con l’altro, che non le consentirebbe di raggiungere la propria completezza e di cui potrebbe pentirsi.

 CARONTE
Caronte il nocchiere  che conduce all’altra riva solo chi paga. Il fiume da passareè  la nostra crescita in consapevolezza . La necessità di aver pronto il denaro per Caronte, significa che la nostra crescita ha un costo,dobbiamo metterci le nostre energie .

L’acqua del fiume
l’energia schiacciante del potere maschile. L’acqua stigia  poteva essere raccolta solo in due recipienti: un ferro di cavallo, ed un corno dell’unicorno  un particolare animale mitologico. Entrambi simboleggiano la forza creativa dell’anima umana che riesce a tenere testa ad una forza distruttiva come l’acqua stigia . L’ultima vittoria da superare è quella su se stessi, imparare a dire no a se stessi, ovvero il dominio di sé. Psiche non supera questa prova, ed è salvata solo grazie all’altro. E anche questo significa che chi ama non si auto-salva, dipende dalla salvezza che l’altro porta.

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