Un gravidanza come tante e poi...


donna in_gravidanzaUna gravidanza come tante, desiderata, con i soliti problemini di routine. Abituarsi al corpo che cambia, alle nausee mattutine, ma tutto sommato una gravidanza normale fatta di gioie e piccoli timori, di aspettative e di incognite poi arriva il giorno dell’ ecografia morfologica e tutto cambia.

Quello che doveva essere uno dei periodi più belli della vita di una donna muta, basta un brevissima frase “il feto è malformato”.

Già, i medici spesso non si rendono conto o non sono in grado di comunicare con i termini giusti e nella maniera adeguata certe diagnosi.

La vita di quella donna, di quella famiglia inevitabilmente dovrà affrontare un cambiamento che comunque ci sarebbe stato… ma lo sconforto, la paura, il senso di inadeguatezza, il ricevere quella notizia nella maniera sbagliata amplifica il problema, alimenta il dolore.

 

Personalmente ritengo indispensabile la figura del counselor nei reparti ospedalieri di ostetricia-ginecologia, posso apparire di parte, forse lo sono.

Ma da ex paziente, da donna, madre e oggi professionista ritengo arricchente la figura del counselor in ospedale e sicuramente necessaria alle famiglia che si trovano a dover gestire comunicazioni,ed emozioni improvvise, senza, aver ben chiaro nella mente cosa stanno vivendo.

Molti ospedali possono garantire la figura di uno psicologo ottimo professionista con bagagli teorici-professionali validissimi, ci sono però donne/famiglie che non sono pronte ad affrontare colloqui psicologici, ci sono dei tempi da rispettare, in certi momenti il counselor può diventare anche un filtro rispetto ad una eventuale presa in carico ovviamente a seconda del bisogno.

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