Personaggi e interpreti


teatroUna delle metafore più antiche è quella che rappresenta il mondo come un teatro e tutti noi come attori che si agitano sulla scena intenti a interpretare una parte, un ruolo.

Una bella metafora, certo.., ma spesso siamo disposti ad accettarla soprattutto per quanto riguarda gli altri; quanto a noi, restiamo convinti di non recitare affatto, o quanto meno di interpretare soltanto ruoli da noi stessi decisi e liberamente scelti. Ma è proprio vero? Eppure dovrebbe apparirci evidente che mostriamo agli altri molte facce differenti: non ci comportiamo in maniera uguale con tutti, ovvero non interpretiamo il medesimo personaggio con il coniuge, con l'amante, con gli amici, coi superiori gerarchici, coi dipendenti, con il giornalaio, ecc...

 

In realtà presentiamo al mondo aspetti e comportamenti enormemente diversi, a seconda di come vorremmo essere visti; e le immagini che vogliamo dare di noi spesso non somigliano affatto a quel che crediamo di essere. Il nostro ruolo, ci piaccia o meno, non è deciso da noi ma dalla relazione e dal contesto. Si spiega così il successo millenario della metafora del teatro del mondo: forse non ci sentiamo marionette mosse dal fato o dagli dei, ma certo siamo degli attori, più o meno consapevoli di esserlo, ma pur sempre attori.

In qualsiasi relazione la comunicazione avviene, ci piaccia o no, tra immagini: tra l'immagine che vogliamo dare di noi stessi (che muta a seconda delle situazioni e dei contesti) e l'immagine che ci siamo fatti gli uni degli altri, che come abbiamo visto tende invece a essere piuttosto rigida.

Quando nel Counseling uso tecniche di simulazione, avviene spesso che il cliente avverte come "falsi" i ruoli che interpreta: in realtà non sono molto più "falsi" di quelli che interpreta abitualmente nella vita quotidiana, solo che li conosce meno e ci si sente meno a suo agio: tutto lì. Insomma, noi non riusciremmo a comunicare senza semplificare sia noi stessi che l'interlocutore, senza porci nel teatro del mondo come personaggi, come immagini.

Ciò significa che siamo "falsi"? Ovviamente no: ciò significa semplicemente che siamo talmente complessi che una descrizione che ci comprende per intero è semplicemente impossibile

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