Credo che il counseling sia la risposta ad una esigenza che, oggi, può esser considerata davvero epocale. Penso soprattutto al mondo dell'educazione, della formazione, della scuola e dei giovani. Proprio per questo è necessario, poi, spostare la considerazione dal piano dei contesti e delle pratiche al piano dell'agire sociale ed istituzionale, al piano Politico e filosofico del vivere globale. Giovani disorientati, precariato, disoccupazione, povertà, crisi economica, analdabetismo emotivo, relazionale, corporeo, incapacità dei singoli e dei gruppi di percepire bisogni e prefigurare orizzonti di senso, futuri possibili, investimenti in felicità, soddisfazione e benessere. Ecco, credo che il counseling abbia oggi un valore storico per l'orientamento, l'educazione e la formazione dei bambini, dei giovani, degli adulti. Credo che il counseling abbia un valore cruciale per porre le persone in ascolto di sè, percepirsi, scoprirsi, ritrovarsi, orientarsi verso la miglior forma e qualità di vita che sia possibile generando soddisfazione, vitalità, pienezza di essere, appagamento, gioia, futuro.
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