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ARGOMENTO: A PROPOSITO DI BRAIN STORMING: qualche riflessione

A PROPOSITO DI BRAIN STORMING: qualche riflessione 12 years 1 month ago #54

  • Giancarla Mandozzi
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Qualche riflessione dalla lettura dei due brain storming:
identica la domanda ,
simile il contesto (un Corso di Formazione liberamente scelto da docenti),
diverso l’ambito in cui di docenti operano: il primo gruppo (risposte inserite 2 Settimane, 2 Giorni fa) è costituito da Docenti della Scuola Secondaria II grado, il secondo (risposte inserite 18 ore, 53’ fa) è costituito da insegnanti della SCUOLA Materna, Primaria, Secondaria I grado
diverse, sostanzialmente diverse, le risposte e quasi foto istantanee del clima che si può percepire nei diversi gradi della scuola italiana.

Non so se anche a voi è balzato evidente un elemento in particolare: gli insegnanti della secondaria di II grado, che chiameremo I gruppo, appaiono schiacciati e quasi impossibilitati ad esercitare il loro ruolo, con lo sguardo, la mente e il cuore fissi sugli allievi e in particolare su quelli di loro meno collaborativi, distratti, mai coinvolti dalla scuola, indifferenti alla cultura, all’apprendimento.
Dalle loro affermazioni ne ho scelto tre:
1)”CI SEMBRANO DEMOTIVATI”: vi ho còlto tutta la pesante verità di una propria demotivazione. Del resto, se la motivazione è contagiosa, lo è anche la de-motivazione e mi chiedo come sia possibile che la demotivazione dell’alunno “vinca” fino a contagiare il docente
2)”SI POSSONO GUIDARE PIANETI”: è un’affermazione positiva, in netta controdentenza tra le altre espresse e che mi consente di sperare che quei pianeti (gli alunni) quasi sconosciuti possano essere comunque avvicinati
3)”OCCORRE METTERSI IN DISCUSSIONE”: è l’affermazione che ciascuno potrebbe vivere e sicuramente un docente, un formatore, colui o colei che crede nella crescita di ogni individuo e dalla quale può arrivare un’emozione fortemente positiva e di creatività.

Tra le risposte del II gruppo, ho còlto suggestioni e stimoli positivi, competenza e capacità di osservare obiettivamente la realtà, ho trovato (e non una sola volta) la curiosità, la volontà di condividere con i colleghi un linguaggio comune, la volontà di interagire nella consapevolezza che l’insegnante è sempre in fase evolutiva, la volontà che si formi un “corpo docente”, insomma tra queste risposte ho trovato ed ho gioito con questi colleghi, un chiaro positivo senso di appartenenza e allo stesso tempo apertura al divenire, voglia di cambiamento, di apprendimento di nuove strategie...Complimenti, a tutti, a ciascuno di voi e l’augurio che questo operosità concreta e consapevole delle problematicità e delle criticità (non ci è sfuggito il difficile rapporto con le famiglie, che invece non venivano affatto menzionate dai docenti del I gruppo. Lo sappiamo bene, le pressioni dei genitori sul docente si allentano fino quasi a scomparire alle Scuole superiori...sarà bene?!?)inondi anche le aule dei nostri Istituti Superiori.

Giancarla Mandozzi
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