Roberto Gilardi


www.kaloi.it/cms/index.php?mact=News%2Cc...y&cntnt01returnid=76

Identità è una parola difficile da afferrare, muta. Così per una persona, un gruppo, una attività, una impresa.

Il profilo di una persona, non rimane stabile nel tempo, mantiene alcune caratteristiche ma altre vengono accentuate o attenuate.

Kaloi, come nome e come rete di professionisti, nasce quasi per caso, quasi ... si fa per dire. Sia come idea che come nome.

Partiamo dal nome, argomento più facile.

Sto ultimando la stesura del libro "Genitori in regola" e organizzando i Training per i futuri Formatori dei percorsi per Genitori e Insegnanti. Parlando con l'editore, ci confrontiamo su quanto non sia conveniente e difficile da gestire, l'elenco dei formatori nelle ultime pagine del libro. Mi dice che la soluzione ottimale, sarebbe avere un sito, raggiungibile da molti e sopratutto facilmente modificabile per dati cambiati o nuovi professionisti in arrivo.

La proposta è certamente sensata e ragionevole, ma il problema a questo punto è dare un nome al sito. Chiamarlo "Gilardi Roberto" proprio non mi convince. Anche perchè, come vedremo tra poco ed anche esplorandolo, il sito non è rappresentativo solo della mia persona.

Voglio trovare un nome, ma non uno a caso, un nome che abbia significato, che sia corto, che condensi ciò che io intendo in questa proposta con una semplce parola. Mi torna alla mente una idea simile che avevo abbandonato una dozzina di anni fa, cioè richiedere in affitto una scuola dismessa per attivare al suo interno alcune attività, chiamandola "La Sosta", nel senso di un luogo dove le persone avrebbero potuto fermarsi per ricaricare le energie, pensare e riflettere, condividere e scambiare.

E quando parlo di questa idea, mia moglie la saggia, mi dice: "Guarda che se dai quel nome, si fermano tutti i camionisti perché lo scambiano per una trattoria !!".

Ha ragione, la sovrapposizione è facile. Allora do il via alla nuova ricerca.

Vorrei una parola sintetica, particolare, mi piacerebbe qualcosa di legato alla nascita, al parto, al fiorire di nuove cose, e allo stesso tempo una parola che permette di comprendere il senso della fermata, della pausa di riflessione e decisione e del benessere. Ma vorrei anche una cosa diversa dalle solite trite e ritrite: l’Arcobaleno, Il giardino, La bottega, Il girasole, Agorà ecc. ecc.

Sono attratto comunque dall’alfabeto greco e decido di andare in internet per cercare qualche parola accattivante.

Tra tutte le lettere dell’alfabeto che scorro, mi capita l’occhio sulla lettera K, a caso, o forse perché è una consonante non banale, particolare. Apro l’elenco e scorro tutte le parole. Ed ancora una volta il mio sguardo si ferma “casualmente” su una parola: “Kaloi”.

Clicco e mi appare la descrizione. Kaloi, Kaloi Limenes per la precisione, è una località, un paesino turistico di Creta. La traduzione del nome è Buoni Porti, ma è una traduzione che arriva dalla Bibbia, Atti degli Apostoli (27,, dove si narra di San Paolo che in uno dei suoi viaggi, si era fermato a “Buoni Porti”, così soprannominato per l’attrattiva del luogo. Vi allego ciò che ho trovato su Wikipedia:

Kaloi Limenes è il nome di una baia 7 km ad est da capo Lithino nominata negli atti degli Apostoli (27. per una sosta che vi fece San Paolo nel suo viaggio verso Roma. Dal testo risulta che si trattava non di una città ma di una località vicino la città di Lasaia. Sul promontorio che ripara la baia, dove c'è la cappella di San Paolo sono stati trovati indizi che attestano la presenza romana ma non insediamenti più antichi eccetto due tombe a cupola di epoca minoica trovate a nord ovest della baia. Nel vicino villaggio di Agia Kyriaki sono state trovate rovine di un centro che fu abitato dal V secolo a.C. al I secolo a.C.

E' un colpo di fulmine. Proprio quello che cerco. La metafora del porto, del buon porto ben descrive quello che vorrei fosse quel luogo e che vorrò essere io in quel luogo, in quel centro di formazione, a casa mia: un buon porto dove attraccare e favorire l’attracco provvisorio di navi, barche, pescherecci, motoscafi, vaporetti.

In un porto si possono fare parecchie cose: rifornire di carburante il proprio mezzo, scendere per visitare la città, fermarsi a ridefinire o decidere una nuova rotta, riposarsi e passare qualche momento di relax, tutto quello che si può fare quando ci si ferma un momento più o meno lungo, quando non si è “in viaggio”, in movimento.

Così come per la vita delle persone. Tutti noi siamo naviganti, chi con la barca, chi con il motoscafo, chi con il vaporetto, e tutti noi facciamo un viaggio nella nostra vita. E ogni tanto in questo viaggio, se riusciamo a trovare un buon porto, ci fermiamo a ….. a fare quello che ci serve.

E così nasce “Kaloi”, luogo fisico e virtuale. Ma non solo. Il fatto che il nome Kaloi sia plurale, mi fa immaginare che anche tutte le persone che si formeranno in quel luogo, e anche chi di voi lo vorrà, sono e saranno dei Buoni Porti, altrettanti luoghi dove la gente potrà trovare conforto, sostegno, apprendere, riflettere e pensare, conoscersi e riconoscersi.