Good ARTernoon. Pomeriggi in arte.

Inviato da Paola

Good ARTernoon. Pomeriggi in arte.

Occasioni di crescita, riflessione, relax.

Un ciclo di incontri per creare. Un occasione piacevole, un pretesto, un contesto, un appuntamento fisso per dedicare tempo a se stessi, esplorarsi in un luogo sicuro e con una modalità divertente e potente, accessibile a tutti, dove le parole possono servire o essere superflue, le emozioni fluire in completa sicurezza, il processo facilitare la propria crescita personale e relazionale.

Un luogo dove anche nel prodotto finale non esiste giudizio, separazione tra bello o brutto, valutazioni o interpretazioni ma la possibilità di scoprire ciò che intimamente ci piace di noi, e di sperimentare nuove forme, colori, suoni e relazioni………….e condividerle nel mondo.

Ideati da P. Bonavolontà dall’integrazione di esperienze di marketing aziendale, formazione d’aula, counseling ed art counseling.

Il primo incontro 17 aprile 2010 - Roma.

 

VIAGGIO PER IMMAGINI. ALLA RISCOPERTA E PROMOZIONE DI SE’

Come mi vedo,come mi valuto, come mi propongo nel mondo.

Esperienziale volto a riconoscere, apprezzare e saper promuovere le proprie qualità personali e professionali.

non è necessaria alcuna abilità artistica

Il laboratorio è a numero chiuso. E’ richiesta la prenotazione telefonica o via email.

Fondamenti teorici:

L’arte ha il potenziale di cambiare le vite e spesso in maniera profonda. Quando le parole non sono sufficienti, le modifichiamo in immagini e simboli per raccontare le nostre storie

E, nel raccontare le nostre storie attraverso l’arte, possiamo trovare una via di cura e trasformazione. (Cathy Malchiodi)

Le immagini hanno un impatto su come sentiamo e reagiamo. Per esempio, solo immaginare di mordere un limone può far storcere la bocca e vedendo un cibo che piace può causare salivazione. Le immagini possono creare sensazioni di piacere, paura, ansia, o calma ed è provato che possono alterare l’umore ed anche promuovere un senso di benessere (Benson 1975).

C’è certezza che le immagini hanno un impatto significativo sui nostri corpi. Semplici esperimenti hanno provato che anche l’ esposizione ad immagini di natura da una finestra di stanza di ospedale può diminuire la durata di degenza e aumentare la sensazione di benessere nel paziente (Ulrich, 1984).

Le immagini sono “un ponte tra corpo e la mente, o tra i livelli consapevoli che processano le informazioni ed i cambi fisiologici nel corpo”. L’immaginazione guidata, un processo esperienziale nel quale un individuo è diretto attraverso il rilassamento seguito da suggerimenti per immaginare specifiche immagini è usata per ridurre sintomi, cambi di umore e per rinforzare le capacità del corpo di guarire. Vija Lusebrink (1990)

La neuroscienza sta aumentando rapidamente la comprensione di immagini mentali, formazione di immagini e le regioni del cervello coinvolte nella creazione di immagini. Per esempio, la ricerca mostra, che l’ immagine che vediamo o immaginiamo attiva la corteccia visuale del cervello in modo simile. In altre parole, secondo Damasio (1994), il nostro corpo risponde ad immagini mentali come se fossero realtà; le immagini non sono solo visuali ed includono ogni modalità, uditiva, olfattiva, gustativa e somato sensoriale.Se nel passato si credeva e la parte destra ed sinistra del cervello aveva due funzioni diverse; il cervello destro centro dell’intuizione, creatività mentre si pensava che il sinistro prendesse parte nel pensiero logico e nel linguaggio.

Alcuni affermano il valore di arte terapia dovuto alla sua abilità di fornire funzioni di Gardner (1984), Ramachandran (1999), ed altri hanno dimostrato che entrambi gli emisferi del cervello sono coinvolti e necessari nelle espressioni di arte.

Immagini e formazione di immagini, dove immagini mentali o disegnate su carta, sono importanti perché attraverso il fare arte i clienti sono invitati a riformulare come sentono, rispondono ad un evento o esperienze, e producono cambiamenti emotivi e comportamentali. Rispetto alle immagini mentali, comunque fare arte comporta per la persona il provare attivamente, sperimentare, o riprovare un cambiamento desiderato attraverso un disegno, dipinto, o collage; ovvero, comporta un oggetto tangibile che può essere fisicamente alterato, manipolato, mostrato, conservato, utilizzato.

Da:

Handbook of Art Therapy di Cathy A. Malchiodi, 2003, ed. Guilford- traduzione di Paola Bonavolontà

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Paola Bonavolontà

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