Sappiamo in molti che una separazione, genera diversi cambi d'umore: nervosismo, depressione, ansia, rancore e quant'altro. E'sempre un evento della vita, nel quale ci si ritrova a cambiare diversi aspetti.
Le coppie in procinto di separarsi purtroppo perdono anche lucidità, si ritrovano ad essere frettolosi e ovviamente ormai stufi di andare avanti.
La cosa che desta preoccupazione però, sono i figli. Questi bambini che si ritrovano a fare da capro espiatorio e vengono riversati su di loro tutte le frustrazioni che i genitori vivono.
Si dovrebbe assolutamente evitare di utilizzare i figli contro un genitore. In mediazione ciò che noi diciamo sempre è "Si finisce di essere coppia, ma si rimane genitori"ed i genitori hanno l'obbligo di tutelare i propri figli.
Avete presente quante cose possono destabilizzare un bambino? utilizzarlo come un pacco postale, proibirgli di andare dall'altro genitore mettendolo ad esempio contro, parlare male del proprio papà al bambino e viceversa.
I propri rancori non devono ricadere sul minore.
Innanzitutto da mediatrice e counselor, voglio puntare però anche sull'aspetto psicologico del minore. L'invito è quello di osservare sempre i propri figli, di monitorarli, perchè ciò che può sembrare sintomo banale, può rappresentare invece un grave disturbo da curare, scaturito dai conflitti genitoriali.
Fare la pipì a letto, non avere voglia di studiare, non avere neanche più interesse a giocare con gli amichetti. Sono aspetti importanti. Evidentemente vostro figlio sta soffrendo della situazione che vede. Osservate i disturbi psicosomatici e cercate aiuto presso uno psicologo.
In situazioni estreme, dove per esempio un bambino secondo istanza del giudice viene tolto ai genitori, perchè persone squilibrate, spesso noto una tale mancanza di rispetto. E'giusto togliere un bambino da un contesto negativo, ma sarebbe anche giusto ascoltare la sua voce, farlo parlare. Attraverso quelle parole si verrebbe anche a capo di tante situazioni, si percepirebbe lo stato d'animo del bambino. I bambini vanno accompagnati, seguiti, non solo dai genitori, ma anche da diverse istituzioni.
Anche un bambino che viene giudicato, rimproverato se non esegue perfettamente il compito, potrà avere in seguito difficoltà nel misurarsi con gli altri, potrà avere timore di essere criticato, di non essere all'altezza.
E'quando sono piccoli che è importantissimo utilizzare i giusti ingredienti; l'ascolto empatico, la pazienza, ma anche il saper dire no decisamente quando una cosa non va, non è sempre giusto dire di sì.
< Prec. | Succ. > |
---|