La favola per riflettere


biancaneve

Vorrei raccontarvi una favola, una di quelle che ci raccontano, come noi cerchiamo di raccontare attraverso lunghi discorsi di come l'uomo si riduce, condizionato? costretto? o perchè non educato ad ascoltarsi e a raccontarsi ciò che vive.

A volte dimentichiamo di come complichiamo le cose, portiamo lo sguardo oltre le cose semplici, che spesso sono di grande significato e senza giri di parole ci inducono ad una riflessione spontanea come può essere una favola....

 

“Nonno, perché gli uomini combattono?”

Il vecchio,con gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma.

“Ogni uomo, prima o poi è chiamato a farlo. Per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perché lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi”.

“quali lupi nonno?”

“quelli che ogni uomo porta dentro di se”.

 

Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l’attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, il vecchio che aveva dentro di sé la saggezza del tempo riprese con il suo tono calmo.

“Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo”.

Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.

“E l’altro?” chiese il bambino.

“L’altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede”.

Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità ed al suo pensiero.

“E quale lupo vince?”

Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.

“Quello che nutri di più”.

 

Domenico Perrupato

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