La Forza dell'Intuizione


(liberamente tratto dall’omonimo libro di Penney Peirce)

Molte persone stanno notando nella loro vita un numero crescente di coincidenze e sincronicità che sembrano indicare la necessità di vivere in modo diverso da come hanno fatto finora.
Molte persone si sentono a disagio con la loro vecchia vita e con i loro vecchi amici e conoscenti, hanno l’impressione di non riuscire a farsi capire, di non sentirsi ascoltati nei loro desideri, vaghi confusi, che non sanno indicare se non in maniera generica, per quanto insistente.
 
Molti sentono che la loro vita sta cambiando, sentono che sta succedendo qualcosa di nuovo, ma non sanno cosa. E non sanno cosa “fare” per “migliorare” la loro vita. Cominciano a rendersi conto di aspirare a professioni o a relazioni personali più appaganti, dentro di loro si sta progressivamente facendo strada il bisogno di un obiettivo e di uno scopo interiori.
 
Molti hanno voglia di lasciare il loro vecchio lavoro per lanciarsi in qualcosa di nuovo. In molti sentono che la loro vita gli chiede qualcosa di “più”. Però non sanno ancora cosa fare e si fanno domande, che ormai molti milioni di esseri umani si stanno ponendo: “Che senso ha? Qual è lo scopo della vita che mi è stata data, come posso investire nel miglior modo possibile il tempo a mia disposizione? Su cosa devo concentrare la mia energia? Qual è il contributo che posso dare a questo mondo?” Cercando la risposta a queste domande apprendiamo che il bisogno di “qualcosa di più”, è in realtà un bisogno interiore, è il bisogno di qualcosa di reale, che riesca a toccarci l’anima.
 
È allora che cominciamo a crescere e divenire individui nel senso più compiuto del termine. Vogliamo avere anche noi un ruolo nel mistero. Allora siamo nuovamente fertili, la nostra vita diviene nuovamente creativa. Lo strumento più efficace e pratico, che si trova già dentro di noi, è la capacità di affidarci all’intuizione, mettendola in relazione con i processi razionali ed emotivi, ed agire basandoci sulle nostre risposte autentiche alla situazione del momento. L’intuizione, è amore dell’oggetto, comunione di soggetto e oggetto. Non la conoscenza, il cui metodo è l’analisi, che aggredisce e scompone l’oggetto, che è bisturi e stupro, la conoscenza viene dal passato – e il passato non esiste. Il passato fa parte del tempo e si accumula – fino ad uccidere. Esso è fuga dal presente. Conoscenza, analisi, confronto, descrizione, storia riducono il loro oggetto in elementi sempre già noti, condannati a girargli intorno senza fine, a tessere una rappresentazione che rimane sempre incompiuta. Solo l’intuizione attinge all’assoluto, l’esperienza in cui ciò che è, è perfetto perché è perfettamente ciò che è; la fame saziata.
 
Chiave di volta della conoscenza intuitiva è il simbolo. Simbolica è un’immagine quando rimanda al di là del suo significato ovvio e immediato: essa possiede un aspetto che non è mai spiegabile, definibile completamente, un aspetto “inconscio”. Grazie all’alleanza di intuizione e logica, vediamo con chiarezza cosa dobbiamo fare e mettiamo in pratica ciò che viene richiesto, reagendo in modo ispirato e fiducioso. Seguendo l’intuizione siamo come animali che fiutano l’aria in cerca dei più piccoli indizi che la vita dissemina nelle relazioni che stringiamo con la nostra anima e con gli altri. Ci guardiamo dentro per capire la direzione da prendere, allora ci rendiamo conto che non soltanto il nostro ruolo è importante nel mondo, ma che questo è il vero motivo per cui siamo nati.

Quando afferriamo il paradosso secondo cui nulla è fisso e predeterminato, né casuale o accidentale, compiamo il passo che ci avvicina alla realizzazione della nostra missione più autentica. Cominciamo a vedere che il ruolo che ci spetta è vivere pienamente, partecipare, goderci l’esistenza e divertirci. Siamo nati per partecipare a questo momento di trasformazione, una vera e propria esplosione creativa. Viviamo in una realtà dove tutto è possibile.
 
Siamo nati per creare e per usare le particolari abilità che ci distinguono in questa nostra vita come mezzi di espressione artistica. Sappiamo che in questa esistenza meravigliosa e imprevedibile, non siamo mai soli; la nostra fonte interiore è sempre in contatto diretto con noi. Questo vale in ogni momento, qualunque cosa facciamo: guidare l’auto, risolvere complicate operazioni matematiche, cullare il nostro bambino, dipingere la cucina o dormire in una stazione della metropolitana. Dobbiamo semplicemente sintonizzarci sull’ispirazione trasmittente.
 
L’intuizione ricevente è l’abilità della vita che abbiamo smarrito da tempo. Basare l’esistenza sull’intuizione è un’arte che, quando la si padroneggia, trasmette emozioni incomparabili. Ci da fluidità e gioia, risposte immediate e un vasto sapere: basta voler apprendere. A volte abbiamo la sensazione che l’intuizione sia bloccata: forse ci sentiamo aggrediti dal’esterno, siamo diffidenti o non troviamo via di uscita dalla gabbia, più o meno gradevole nella quale viviamo. Può darsi che siamo afflitti da una calma piatta cronica, di staticità mentale o emotiva. Sono i tipici alti e bassi della conoscenza intuitiva e dell’ispirazione creativa. La buona notizia è che questa facoltà può tornare in qualunque momento e attivarsi del tutto a ogni età. È un dono innato dell’anima: possiamo dimenticarne l’esistenza, ma non smarrirla del tutto.
 
Quando si è presi dall’ispirazione artistica ci si distacca dal rumore di fondo, solamente l’intuizione riesce a insediare la calma al posto del caos. L’intuizione favorisce il miglioramento e la realizzazione di sé perché, al momento di fare cambiamenti profondi e duraturi dell’esistenza personale, solamente l’esperienza soggettiva appare reale, non gli avvenimenti. Gli avvenimenti sono simboli di qualcosa di più ampio, di più universale. L’intuizione diventa particolarmente forte quando la condividiamo con altri: allora scopriamo che la Quando afferriamo il paradosso secondo cui nulla è fisso e predeterminato, né casuale o accidentale, compiamo il passo che ci avvicina alla realizzazione della nostra missione più autentica. Cominciamo a vedere che il ruolo che ci spetta è vivere pienamente, partecipare, goderci l’esistenza e divertirci.
Siamo nati per partecipare a questo momento di trasformazione, una vera e propria esplosione creativa. Viviamo in una realtà dove tutto è possibile.

Siamo nati per creare e per usare le particolari abilità che ci distinguono in questa nostra vita come mezzi di espressione artistica. Sappiamo che in questa esistenza meravigliosa e imprevedibile, non siamo mai soli; la nostra fonte interiore è sempre in contatto diretto con noi. Questo vale in ogni momento, qualunque cosa facciamo: guidare l’auto, risolvere complicate operazioni matematiche, cullare il nostro bambino, dipingere la cucina o dormire in una stazione della metropolitana. Dobbiamo semplicemente sintonizzarci sull’ispirazione trasmittente.
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